Videoincontro per vivere la Liturgia della Parola

È una tradizione ormai consolidata che all’Istituto Tecnico Agrario “G. Brignoli” di Gradisca d’Isonzo venga celebrata una S. Messa in occasione della Pasqua e del Natale, alla presenza di coloro che, fra studenti e personale della scuola, hanno il piacere di prendere parte alla celebrazione.Per la Pasqua di quest’anno ovviamente non è stato possibile tenere fede alla tradizione, ma la prof.ssa Francesca Brusin non si è persa d’animo. Grazie agli stessi strumenti tecnologici con cui si fa lezione in questo periodo, e grazie alla preziosa collaborazione di alcuni colleghi e dello studente Andrea Fulaz, ha organizzato un videoincontro durante il quale si è celebrata la Liturgia della Parola. Per un evento unico (speriamo…) come questo, è stato invitato l’Arcivescovo, che ha dimostrato una grande sensibilità accogliendo questa particolare proposta. E così martedì 7 aprile, in una “stanza” virtuale di Google Meet, ha avuto luogo la celebrazione, con una buona partecipazione di studenti, insegnanti e personale ATA.Durante il suo intervento mons. Redaelli ha analizzato il Vangelo del giorno (Gv 13, 21-33.36-38), evidenziando i diversi atteggiamenti e comportamenti dei personaggi che vi appaiono: Giuda, Simon Pietro, i discepoli e Gesù Cristo.Giuda sceglie la via del male e tradisce Gesù per denaro. Il male è sempre presente nella storia dell’umanità, ed oltre al male naturale (come i terremoti e le epidemie…) c’è il male scelto dall’uomo, in particolare quello gratuito, al quale noi possiamo contrapporre la gratuità dell’amore.Simon Pietro sceglie un bene aleatorio, al quale però non sarà capace di tenere fede. Anche noi spesso abbiamo tanti buoni propositi, e non sempre siamo capaci di mantenerli. Fare del bene a volte è difficile e può costare grandi sacrifici: basti pensare ai molti medici e infermieri morti per il coronavirus in queste ultime settimane.I discepoli sono spettatori, seguono gli avvenimenti ad una certa distanza. È facile giudicare gli altri, soprattutto quando, come Giuda, commettono degli errori.  Anche noi stiamo vivendo un periodo tribolato e nelle difficoltà siamo portati a confrontarci con Giuda, con Simon Pietro e con i discepoli, in quanto talvolta possiamo avere gli stessi atteggiamenti e comportamenti. L’auspicio è che in qualche modo, nelle nostre vite, possiamo confrontarci anche con Gesù, che ha scelto il bene prendendo su di sé il male e percorrendo la Via della Croce per la nostra salvezza.Alla conclusione dell’incontro mons. Redaelli ha voluto inviare a tutti i partecipanti il suo personale biglietto di auguri, con l’immagine de “La tempesta sedata” della chiesa di Sant’Andrea (Gorizia) e la preghiera del Padre nostro.