Perché serve la GMG?

Chiaramente nessun evento da solo può essere risolutivo per l’educazione nella fede che è fatta piuttosto di cura, di itinerari prolungati… eppure la GMG fornisce alcune indicazioni di stile che possono essere utili proprio nella costruzione di questi itinerari. La GMG serve perché “costringe” a lavorare insieme e a far incrociare percorsi. I giovani di tutto il mondo già da tre anni si sono ritrovati a riflettere sulle beatitudini e a confrontarsi con il vangelo in maniera esigente. Come Chiese del Friuli Venezia Giulia proprio la preparazione alla GMG in quest’anno giubilare è stato il pretesto per pensare un momento condiviso come è stata la visita alla Risiera di S. Sabba nel mese di gennaio. Anche i giovani che di fatto non sono stati presenti a Cracovia si sono sentite parte di un cammino condiviso. La GMG serve perché permette alle realtà parrocchiali e associative di incontrarsi e di condividere una proposta forte. È stato bello vedere insieme e creare legami gruppi di parrocchie grandi e numerose come Cervignano e Cormons, ma anche giovani di AC provenienti da più comunità, il clan del SZSO, la crescente realtà dell’Oratorio Diffuso, parrocchie più piccole come Chiopris-Viscone-Medea o Mariano… È stato stimolante far incontrare giovani a diversi livelli di formazione e di esperienza ecclesiale. Questo incontro arricchisce e potenzia il cammino dei gruppi. La GMG serve perché permette di fare un’esperienza ricca di Chiesa. Più volte i giovani hanno sottolineato come sia incoraggiante ritrovarsi in tanti: a volte in parrocchia si ha l’impressione di essere in una comunità di “vecchi” in cui non c’è molto spazio per i giovani, in una comunità destinata all’estinzione… ritrovarsi in molti sostiene la speranza e l’entusiasmo nel cercar di vivere la fede nella quotidianità. Per molti è incoraggiante vedere che si può coniugare il proprio essere giovani, il proprio desiderio di fare festa e di cambiare, con l’esperienza ecclesiale. La GMG serve perché permette di entrare in contatto con le varie vocazioni. Nel gruppo della diocesi erano presenti alcuni educatori più grandi sposati, i seminaristi della diocesi di Gorizia, sr. Petronilla come consacrata, don Paolo, don Moris, don Nicola come presbiteri, e il vescovo Carlo.Vedere il proprio vescovo, i propri sacerdoti, una suora, i seminaristi, i propri educatori condividere a pieno la propria esperienza, camminare sotto il sole, prendere la pioggia in mezzo al prato, fare la fila per i bagni, mangiare lo stesso cibo… ha comunicato la realtà di una Chiesa vicina e di una strada possibile per tutti. Proprio questa prossimità rende possibile la domanda: “quale potrebbe essere la volontà di Dio sulla mia vita?”. La GMG serve perché permette di fare alcune esperienze che non sono più scontate come ad esempio fare della fatica fisica, provare il caldo e prendere la pioggia, adattarsi ad altri usi e costumi alimentari, essere per un po’ senza acqua, gestire situazioni di mancanza di comodità, ritrovarsi senza connessione internet sempre disponibile, condividere il bagno per il quale bisogna fare la fila. Molto della GMG non passa attraverso la testa, ma attraverso il corpo. Da questo punto di vista la GMG è un vero pellegrinaggio come il cammino di Santiago. È proprio questo coinvolgimento del corpo che permette poi di rendere più vero il coinvolgimento del cuore. Ad esempio pregare il salmo 116 dopo una serata passata schiacciati in un treno dove manca l’aria lo rende particolarmente vero e attuale. La GMG serve perché si sperimenta l’ospitalità nelle famiglie: essere accolti in casa da persone mai conosciute prime solamente perché si condivide lo stesso battesimo è un insegnamento grandissimo sull’unità della Chiesa. Affermare che la Chiesa è una famiglia non è solamente un modo di dire, ma è una realtà vissuta sulla propria pelle. La GMG serve perché permette ai giovani di mettersi a confronto con l’annuncio del vangelo. Questo annuncio passa attraverso l’insegnamento di papa Francesco che trova sempre metafore e immagini che toccano la sensibilità dei giovani. L’annuncio passa attraverso le catechesi dei vescovi che in questa edizione della GMG davvero si sono messi in dialogo accettando di partire dalle domande dei giovani. Il contatto col vangelo poi è dato anche dai momenti di preghiera vissuti in gruppo. Questi sono alcuni motivi per cui serve la GMG come occasione per rendere il cuore disponibile all’incontro col Signore. Questi sono alcuni motivi per cui merita fare lo sforzo organizzativo per vivere una GMG.