Buona estate ragazzi!

Un aiuto indispensabile a tanti genitori – alle prese con l’impegno lavorativo – che altrimenti si troverebbero nella difficoltà oggettiva (e costosa!) della gestione dei propri figli in un tempo, come l’attuale, in cui, fra l’altro, è frequentemente venuto meno l’apporto in queste “emergenze” dei nonni. Ma se l’esperienza dei Campi venisse letta unicamente in quest’ottica rischierebbe di ridursi ad una delle molteplici offerte di babysitting che varie agenzie offrono in questo periodo.Quello che le parrocchie propongono nel patto educativo annuale “sottoscritto” con le famiglie che a loro affidano i propri figli, è prima di tutto un percorso di formazione e di crescita. Una proposta che aiuta bambini, ragazzi e giovani a non considerarsi più “al centro del mondo” ma a provare la fatica e la gioia di sentirsi parte di un gruppo. Una realtà dove ciascuno è sollecitato a condividere i propri talenti ed a ricevere quelli degli altri in uno scambio di aiuto e rispetto reciproci sempre doppiamente arricchente. Un’occasione per cominciare a “guardarsi attorno” (per i più piccoli) o a “guardarsi dentro” (per i più grandi) accorgendosi dei doni che il Creatore elargisce quotidianamente ad ognuno di noi. C’è poi un altro aspetto da non sottovalutare. Per tanti ragazzi che si impegnano nel ruolo di educatori ed animatori quella del Campo scuola diviene un’occasione preziosa, per allargare i propri orizzonti, per sperimentare il senso del mettersi al servizio di chi è stato loro affidato; di quegli amici più piccoli ai quali fare provare la gioia di incontrare persone che li facciano sentire cercati, compresi, rispettati, accolti. In poche parole amati gratuitamente.Per tutti un tempo fondamentale per (ri)dare spazio alla preghiera ed imparare a conoscere meglio Cristo come amico e compagno di strada. E questo è indubbiamente un valore aggiunto imprescindibile.Buona estate ragazzi!