Ronchi dei Legionari: la passione per il presepe in casa De Senibus

La commissione del concorso, a partire dalla fine di dicembre, ha visitato i presepi della zona bisiaca per poi nominare il vincitore la scorsa domenica. Il concorso ha visto la partecipazione di trenta candidati, divisi nelle due categorie adulti e bambini. Il presepe della misericordia del signor De Senibus è riuscito a raggiungere il podio della vittoria. “Curata in ogni particolare la Porta di San Pietro con sguardo pellegrino, che si affaccia sul mondo in cui si stagliano le sette opere corporali e spirituali della misericordia. Un’opera capace di infondere emozione e partecipazione nel visitatore”. De Senibus ha infatti quest’anno riprodotto in occasione del Giubileo la porta di San Pietro e accanto a questa ha posto un bastone e una bisaccia, gli oggetti del pellegrino. All’interno della porta, sullo sfondo, sono state riprodotte cinque case differenti, le quali rappresentano i cinque continenti del mondo. Al centro sono state inserite le figure di Giuseppe e Maria che attendono la nascita di Gesù e attorno ai protagonisti della rappresentazione sono state raffigurate alcuni atti di misericordia quali accogliere il pellegrino, consolare gli afflitti, dare da mangiare agli affamati, educare gli illetterati e andare a far visita alle persone in carcere. La visione del presepe è inoltre accompagnata dalla voce del Papa che sensibilizza il fedele sulla tematica della misericordia. Le statuette dei personaggi, le case e la stessa porta di San Pietro sono state costruite con materiali di recupero, specialmente in legno. La realizzazione del presepe animato è un’attività che il signor De Senibus persegue assieme alla sua famiglia dal 1998. All’inizio il presepe veniva realizzato in casa, ma dopo qualche anno si sentì l’esigenza di ampliarne le dimensioni e di realizzarlo nel cortile di casa sua. Ogni anno la famiglia cerca dei temi originali su cui basare l’ambientazione del presepe, spesso ispirandosi a poesie, canzoni o a fatti storiche. L’intento è quello di ricercare ancora oggi un senso nel presepe e di rappresentarlo in chiave attualizzata, in modo tale da suscitare l’emozione e l’interesse dei visitatori che si prestano a vedere la sua opera.