Pieris: quei morti del gennaio 1945

A organizzare il momento di ricordo è stata l’amministrazione comunale di Turriaco, in collaborazione con quelle di San Canzian d’Isonzo e Fiumicello, coinvolgendo alcuni alunni della scuola secondaria di primo grado dei rispettivi paesi, nonché le associazioni che si sono dedicate all’evento.Era il 18 gennaio 1945, la seconda guerra era ormai alle battute finali, quando verso mezzogiorno alcuni aerei delle forze alleate attaccarono il ponte ferroviario di Pieris. Fu un bombardamento a tappeto, 137 bombe furono scagliate dai bombardieri leggeri Marauder della Saaf, ma il ponte non fu scalfito. A morire furono però tredici operai che, dipendenti di un’impresa che lavorava per la TODT, si rifugiarono in un bunker, ma tale rifugio fu colpito, annientato da queste bombe.A ricordare il fatto è stato Vittorio Spanghero che, due anni fa per il Circolo Brandl, ha realizzato uno studio sull’argomento pubblicato in uno dei Quaderni turriachesi editi dal Brandl. I nomi dei caduti civili che hanno perso la vita in tale bombardamento sono stati letti uno a uno davanti agli sguardi seri e pensierosi dei ragazzi presenti, dei loro insegnanti e delle varie autorità che hanno avuto modo anche di portare la loro testimonianza. I sindaci Enrico Bullian ed Ennio Scridel e l’assessore Sergio Cosolo, infatti, hanno ricostruito il periodo storico in cui è accaduto l’evento riportando testimonianze care e invitando i ragazzi a non dimenticare questi fatti per poter essere protagonisti di un futuro migliore.