“Per amore del mio prossimo…”

“Per amore del mio prossimo” è stato il tema della preghiera della Via crucis che ha avuto luogo giovedì 11 aprile a Redipuglia dove le comunità del Decanato hanno accolto l’annuale proposta di un momento di riflessione e di preghiera alla luce delle parole e di Cristo e, secondo la tradizione, del cammino che va dalla condanna al sepolcro. Assieme all’arcivescovo Carlo, il cammino si è rinnovato alla luce dell’annuale giornata che,  nel periodo quaresimale, ricorda i martiri della fede. “I credenti -si è letto nell’invito alla funzione – hanno ricevuto il mandato di annunciare al mondo il vangelo liberatore di Cristo e pertanto non possono tacere di fronte al dilagare del male nelle persone, nelle famiglie, nei paesi vicini e lontani dove la violenza è diventata quotidiana”.Le meditazioni hanno riguardato tanti temi attuali. Dal femminicidio fino alla diffusione della droga, dalle mafie e al linguaggio violento che assume una dimensione abituale della violenza, la pedofilia, fino ai fenomeni che interessano le periferie del mondo, l’arruolamento forzato dei bambini soldato, la disperazione di milioni di poveri e la diffusa rassegnazione tra le popolazioni del terzo e quarto mondo e l’indifferenza del primo.E ancora alle migrazioni ai problemi sociali delle tante famiglie italiane passando per la negazione dei diritti fondamentali. A questi temi, alla luce della provocazione del profeta Isaia che ha insegnato insieme ai profeti di tutti i tempi a non tacere (“Per amore del mio popolo, non tacerò!”), i presenti hanno risposto con la preghiera, proprio sul luogo che cento anni fa ha visto esplodere la guerra con la morte di milioni di giovani esistenze. La funzione è stata accompagnata anche dal canto e dalla lettura di alcuni brani del Vangelo e degli articoli della dichiarazione universale dei diritti umani. Hanno partecipato anche i ragazzi di Ronchi e Fogliano che si preparano alla Cresima assieme ai ragazzi dell’ Oratorio diffuso di Monfalcone.