Neuropsichiatria infantile: progetto a Monfalcone

Favorire l’attività multidisciplinare e la differenziazione degli arredi e degli spazi a seconda dell’età dell’utenza, così da creare ambienti a misura delle esigenze dei bambini e dei ragazzi per erogare un servizio moderno e funzionale. Sono queste le caratteristiche principali del progetto preliminare dedicato al reparto di Neuropsichiatria infantile dell’ospedale San Polo di Monfalcone, ideato un anno fa dall’associazione DinAmici. L’intervento di ricollocazione e ammodernamento del servizio territoriale distrettuale, posto all’interno del San Polo, prevede circa 20 stanze con una sala dedicata all’autismo su una superficie di 900 metri quadrati. Sostenuto dalla Regione, che ha già stanziato 1,44 milioni di euro per i lavori di ristrutturazione, con l’Azienda per l’assistenza sanitaria n. 2 Bassa Friulana-Isontina, l’intervento vede la collaborazione dell’associazione DinAmici e la partecipazione dei 9 Comuni del Basso Isontino (Doberdò del Lago, Fogliano-Redipuglia, Grado, Monfalcone, Ronchi dei Legionari, San Canzian d’Isonzo, San Pier d’Isonzo, Staranzano e Turriaco).Per la Regione, il progetto odierno interpreta nel modo migliore le trasformazioni in atto nella società e rappresenta la necessità di dare risposte adeguate ad un sistema di bisogni cambiato. Dal punto di vista organico, infatti, i bambini e i ragazzi si ammalano di meno ma su di loro gravano altri problemi, diversi dal passato quali, ad esempio, i ritardi e le alterazioni dello sviluppo cognitivo, comunicativo-linguistico, motorio e di apprendimento. Boris Cernic, responsabile della neuropsichiatria infantile di Monfalcone, nel ricordare la specificità del servizio dedicato ai soggetti in evoluzione, bambini e ragazzi fino a 18 anni, ha sottolineato l’aumento degli utenti presi in carico. Si è passati infatti dagli 880 bambini e adolescenti che hanno usufruito dei servizi della sede di Monfalcone nel 2012, ai 1058 del 2017.