Maria Madre: comunità da 42 anni

Domenica 30 giugno la comunità di Maria Madre della Chiesa ha ricordato i 42 anni dalla fondazione della parrocchia avvenuta il 1° luglio 1977 con istituzione canonica a seguto del decerto di mons. Pietro Cocolin. In tale occasione sono stati celebrati i 54 anni di sacerdozio del parroco don Umberto Bottacin. Il programma festivo ha visto la celebrazione dellla messa solenne alle 10.30 con il canto del coro Primo Vere di Ronchi. “La celebrazione è stats un gesto di ringraziamento e di riconoscimento prima di tutto alla comunità che tanto ha dato e contribuito per dotare la parrocchia di una chiesa accogliente e della casa parrocchiale” ha ricordato il parroco don Bottacin. E ancora: “Va ricordato il nostro grazie alla Regione e alla Curia per il contributo offerto nel tempo a favore della costituzione della parrocchia. Resta da ultimare il completamento dell’oratorio che potrà funzionare come centro di aggregazione giovanile a servizio di tutta la comunità ronchese e delle sue tre parrocchie”. Fest’insieme, la sagra parrocchiale, ha riunito tanti con la collaborazione di molti parrocchiani collaborarivi attivi.”Costruire assieme le necessarie strutture e in contemporanea la Comunità, vuol dire garantire una crescita graduale e paziente per facilitare la coesione tra la gente e far maturare il  senso di appartenenza,di condivisione, e pure di corresponsabilità” ha ancora ricordato il parroco. Il riferimento va chiaramente al tempo moderno nel quale non è facile spezzare la barriere dell’individualismo e dell’interesse personale, “soprattutto in questo territorio dove una certa ideologia ha regnato per tanto tempo” ha commentato Bottacin. Il parroco – assieme ai vari organismi parrocchiali  -si è impegnato negli anni nell’aquistare il terreno e la vecchia casa padronale. Poi Il restauro e consolidamento della chisetta della Ss.Trinità già di proprietà privata frutto di una donazione alla parrocchia; infine l’impegno per la ristrutturazione di un vecchio edificio da adibire ad oratorio, e centro di aggregazione giovanile che per ora rimane un’ opera incompiuta per mancanza di finnanziamenti. L’auspicio del parroco don Umberto e di poter ottenere un adeguato contributo per il suo completamento a favore della comunità tutta unità nello spirito di carità e servizio.