La santità nella carità e la carità veicolo di una fede viva

San Lorenzo, diacono e martire romano, viene ricordato facilmente dall’episodio che la storia del tempo ricorda:alla richiesta dell’imperatore di presentare il tesoro della chiesa”, presentò i poveri della città che la Chiesa del tempo serviva. La santità nella carità e la carità come veicolo di una fede che ha insieme bisogno di incarnazione per essere viva e capace di testimoniare il Regno di Dio. Essere cristiani e testimoniarlo nella vita significa sceglie la via della fraternità e dell’amicizia, del servizio e della donazione.In questo spirito si è rinnovata a Ronchi l’annuale appuntamento della festa patronale che so concentra in una proposta che ha l’obiettivo anche di raccogliere nell’unità il Paese, da cinquanta anni gemellato in Europa, di essere momento unitario e di promuovere -attraverso la consegna del Premio della bontà- la valorizzazione di gesti di amicizia e di fraternità e di servizio. Inoltre, annualmente, da sempre come dimostrano le immagini di oltre un secolo, è stata l’occasione per ricordare e festeggiare gli anniversari sacerdotali dei sacerdoti ronchesi o di quanti hanno vissuto il servizio ministeriale nella comunità ronchese.Il messaggio, quest’anno, è stato al centro dell’omelia svolta da don Giovanni Sponton, sacerdote da cinquanta anni. La Messa -accompagnata dal coro dell’Associazione dei costumi bisiachi- è stata presieduta con brio e intensità da don Valentino Comar (sacerdote dal 1954 e cappellano di Ronchi dal 1961- 1966) e con lui c’erano il parroco ed il cooperatore della parrocchia di Metlika; inoltre erano presenti i compagni di ordinazione di don Sponton – don Biasiol e mons. Cabass – e altri sacerdoti del decanato di Monfalcone, Ronchi e Duino Aurisina con il decano don Paolo Zuttion e il diacono Paolo Zuccon.Nel corso dell’omelia, don Sponton ha ricordato lo specifico del santo patrono e soprattutto il legame appunto fra fede e carità ed ha messo in risalto la dimensione ministeriale nella chiesa come dimensione di carità e di servizio alla società ed al mondo. Con precisi riferimenti, ha poso in risalto lo specifico della vita cristiana che indica una scelta preferenziale, quella dei “poveri”, che indica senza potenza e con donazione totale. Non sono mancati i riferimenti a Papa Francesco con il suo magistero e i richiami alla buona politica di cui necessita il nostro Paese che vive ore non facili.L’incontro -al quale ha partecipato il sindaco Livio Vecchiet con un appassionato discorso sulle responsabilità dei singoli per il bene comune- si è concluso con la consegna del Premio della bontà attribuito quest’anno allo Sci club 2 Acli di Ronchi e Monfalcone per i cinquant’anni di vita ed il servizio a favore dei portatori di disabilità accompagnandoli in montagna sulla neve in manifestazioni nazionali ed internazionali. È stato ricordato anche un giovane studente di teologia con una borsa di studio intitolata a monsignor Mario Virgulin e sono stati festeggiati i sacerdoti presenti con alcuni doni. Ricordati gioiosamente anche i 15 anni di sacerdozio del vicario parrocchiale don Mirko Franetovich  (di cui 10, a Ronchi proprio in parrocchia).La festa era iniziata venerdì sera, 9 agosto, con la preghiera dei Vesperi; ai quali aveva fatto seguito un bel concerto d’organo con la partecipazione dell’organista Roberto Squillaci e della cantante soprano Rebeka Pregelj . Don Mirko Butkovic -maestro e direttore della scuola diocesana di organo- ha eseguito di J.S.Bach il Preludio e fuga in Do Minore a prova di una perizia e sensibilità singolari. Una festa riuscita senza dimenticare i anti volontari impegnati in vari servizi offerti all’intera comunità. Essi sono stati il motore e l’anima di un evento, che assieme ai sacerdoti, al comitato Mons. Virgulin e alla Caritas San Lorenzo, ha segnato un momento di tradizionale festa nel segno della fede ferma e di carità.