La “dignità” ed il lavoro che cambia

Il circolo Acli di Ronchi, intitolato al grande sociologo Giuseppe Toniolo, del quale è stato proclamato la santità, celebra quest’anno settanta anni.La data sarà ricordata con una serie di iniziative e manifestazioni. La prima avrà luogo venerdì 20 luglio con un convegno al quale presenzierà il presidente nazionale dell’associazione dei lavoratori cristiani. Roberto Rossini sarà infatti in Regione per alcune altre manifestazioni ed iniziative e, visiterà lo stabilimento della Fincantieri.Nel pomeriggio, presso il circolo ronchese con inizio alle 16.30, avrà luogo un convegno sul tema “La dignità e il lavoro che cambia”.Titolo e tema dell’incontro – che avrà la presenza della presidente provinciale delle Acli Silvia Paoletti, alcuni studiosi e sindacalisti, oltre che dei lavoratori iscritti al sodalizio – intendono esprimere l’attenzione dell’associazione sulla tematica del “lavoro” e dei grandi mutamenti in atto. La “dignità” del lavoro -che non si può restringere a questioni prettamente economiche e giuridiche- è infatti costituita dal rispetto del diritto al lavoro, dalla qualità del lavoro come elemento costitutivo, ed dalle condizioni in cui esso avviene.Solo in questo modo è scelta delle Acli la “dignità del lavoro” è garantita: stipendio e riconoscimento, diritti e doveri, vanno di pari passo.Sempre. Il rispetto della dignità sta in ogni lavoro che deve consentire alla persona di esprimere se stesso, mantenere la propria famiglia e sentirsi realizzato  nelle sue attese ed aspirazioni, nel rispetto della uguaglianza e della solidarietà.Il secondo termine del convegno sono le trasformazioni in atto, secondo le quali il lavoro appare profondamente trasformato; alcune professioni sono finite , altre sono in via di trasformazione; altre hanno bisogno di formazione e di assunzione di nuove competenze.  La formazione è indispensabile non solo ad un lavoro ben fatto, fonte di vera dignità, ma è anche luogo per acquisizione di nuove esperienze legate alle trasformazioni tecnologiche e, soprattutto, della coscienza del lavoro e della sua dignità.Una doppia ricerca che prepara tutti ad un rapporto sempre nuovo con il lavoro, la innovazione, ma anche i doveri ed i diritti, la coscienza dell’essere umano, le scelte della politica e dell’amministrazione, la qualità dell’economia e della finanza.