“Il Signore ci salva tutti interi”

Così l’Arcivescovo Carlo ha concluso l’omelia rivolta ai fedeli che hanno gremito il Duomo di Monfalcone il 21 novembre, festività della Madonna della Salute, patrona della città rappresentata alla celebrazione dal sindaco Silvia Altran e dal gonfalone comunale.Bora e pioggia hanno impedito la processione per le vie del centro cittadino, ma non hanno fermato la devozione di moltissime persone che si sono riunite nella chiesa di Sant’Ambrogio assieme al vescovo e ai sacerdoti delle parrocchie della città e dei paesi vicini. Preghiere e canti, accompagnati dall’inseme dei cori parrocchiali, che hanno espresso, nella comunione più profonda, i sentimenti e le attese di ognuno in un momento della nostra storia in cui i credenti sono chiamati a manifestare con chiarezza la fede, la speranza e la carità. L’Arcivescovo ha indicato a tutti la strada del cristiano che mette la gioia delle beatitudini prima della richiesta del benessere. La salute, la guarigione sono realtà importanti e l’azione di Gesù si presenta molte volte proprio nella guarigione dalle malattie. “Gesù però non vuole essere confuso con un guaritore o con un mago. Per Lui la guarigione è sempre collegata alla fede e diventa così segno di una salvezza” dell’intera persona. “Il Signore ci salva tutti interi – ha sottolineato – perché siamo destinati a diventare non una specie di fantasmi ma persone un domani risorte con tutto noi stessi, con un corpo trasformato come il suo e all’interno di una creazione redenta, diventata cieli e terra nuovi”.Nelle Scritture, ha ricordato il Vescovo Carlo, c’è un “collegamento misterioso e reale tra la malattia e la scelta di peccato fatta dall’umanità”. Gesù ha avuto compassione di chi era ammalato ed ha guarito “non con un gesto magico, ma togliendo il giogo delle nostre malattie dalle nostre spalle e mettendolo sulle sue”. Maria ha condiviso l’esperienza di suo Figlio e conosce l’ambiguità della malattia che può portare alla fede o alla sua negazione, per questo “quando appare, Maria raccomanda sempre la conversione”. “Nello stesso tempo però – detto ancora il Vescovo – la sua intercessione, cui molte persone ricorrono fiduciose, compie degli autentici miracoli. A volte di guarigione fisica, più spesso di una ripresa o di un rafforzamento di un cammino di fede di chi è malato e di chi gli sta vicino”. Al termine della celebrazione tutta l’assemblea ha rivolto alla Madonna della Salute la preghiera nella quale si chiede “vieni anche oggi in nostro aiuto per vincere il male dell’indifferenza, delle ingiustizie, della esasperata conflittualità, dell’illusione di poter vivere senza Dio”.