Un tempo di Avvento caratterizzato dalla condivisione

Come scrive San Paolo ai cristiani di Efeso “Vi sia fra voi comunità d’unione e d’intenti. Condividete ciò che avete con i vostri fratelli”. Parole d’unione fra i primi cristiani che tutto condividevano giorno per giorno: in qualche modo durante la III^ e la IV^ domenica di Avvento, i parrocchiani della chiesa “Madonna della Misericordia”, sono riusciti a rivivere la pienezza del cristianesimo delle origini.Già prima della Festa di Santa Lucia ci sono stati i primi incontri in vista della realizzazione di un presepe innovativo completamente costruito dai catechisti, dalle famiglie dei ragazzi dei percorsi di catechesi, dai bambini stessi , da Alessia e Lucia. E quanti sono stati coinvolti diventavano sempre più numerosi “giorno dopo giorno”. Una comunità che trascorre tempo nella ” condivisione d’intenti”. Abbiamo vissuto queste due settimane ammirando la perseveranza nell’amore , nella fede e nella condivisione. Abbiamo visto la gioia e l’impegno di chi, in ordine temporale, ha realizzato la Festa degli -anta nel giorno di Santa Lucia, domenica 13 dicembre. Dopo il pranzo con tombola, l’intrattenimento musicale e le voci degli amici del “Coro di Sant’Ignazio” diretto dal Maestro Liviano Brumat che hanno proposto dei brani della tradizione natalizia. Anche questi ultimi hanno condiviso il pasto con la comunità. Come i primi cristiani nella nostra parrocchia condividere è un verbo sempre più all’ordine del giorno. Festa con un suffisso -anta. L’ intento iniziale era quello di coinvolgere di più gli anziani nelle attività parrocchiali. Tuttavia questa “unione d’intenti” paleocristiana descritta da San Paolo ha richiamato anche molte famiglie giovani che hanno voluto condividere questa giornata “per i nonni”, animandola con la fisarmonica e i canti popolari di Marco, il servizio ai tavoli di Grazia e tanti altri che si sono improvvisati camerieri, la cucina di Sergio e Loredana. Tutti al servizio di tutti. “Unione d’intenti” che non si ferma ma va avanti durante la settimana. Chi dona tempo per terminare il presepe, chi prepara la sala per i gruppi Scout che dormono nell’oratorio “San Giovanni Paolo II” e così via.Fino ad arrivare alla IV^ domenica di Avvento quando è arrivato il gruppo 2 degli Scout di Gorizia che ha aperto la giornata portando la “Luce di Betlemme”. Una luce che rafforza la voglia di stare insieme e di essere comunità”.Avete voglia di fermarvi dopo la Messa per addobbare la chiesa per il Natale?” ha chiesto don Fulvio dall’altare. Sono riecheggiate nella mentedi tanti le parole di San Paolo mentre gran parte dell’Assemblea decideva di fermarsi dopo la celebrazione.Mi accorgo che dopo l’ultimo canto del nostro coro la chiesa non si è svuotata del tutto. Iniziamo bene quest’Anno dedicato al Giubileo della Misericordia.