Scampanotadôrs; in gara in amicizia

L’appuntamento è per domenica 6 agosto con la 42esima edizione della ’Gara dai Scampanotadôrs’. Un evento che ormai è diventato tradizione per il Borgo San Rocco che, nel campanile dell’omonima chiesa goriziana, ospiterà numerosissimi campanari provenienti dal territorio del Goriziano che si alterneranno alle campane sanroccare in quella che è la più longeva ’rassegna campanaria’ di tutto il territorio isontino. Sì, perché da oltre otto lustri, senza interruzione, campanari anziani, giovani, esperti o meno ’scafati’ si ritrovano puntualmente la prima domenica di agosto per suonare, discutere e bere qualche bicchiere in compagnia.Nata come gara vera e propria, dove una giuria composta da suonatori di chiara esperienza assegnava i punteggi ad ogni squadra per decretare, alla fine, il vincitore, ad oggi l’iniziativa si è davvero ridimensionata, arrivando a diventare una semplice ma nobilissima rassegna. Anche se non organizzata direttamente dall’Associazione Campanari del Goriziano ma dai locali campanari, è riconosciuta dalla stessa come momento di aggregazione e scambio culturale tra suonatori italiani e d’oltre confine. In tanti sono gli ’scampanotadors’ sloveni che scendono dalle valli goriziane, un tempo sotto l’Arcidiocesi Goriziana, per partecipare alla rassegna. Così, per molti anni, le campane hanno abbattuto, seppure per un pomeriggio solo, la cortina di ferro. Un suono gioioso, di festa, di speranza, che non è stato sicuramente il motivo principale, ma ha contribuito nel suo piccolo alla riunificazione di due culture, due lingue, due popoli che per secoli hanno convissuto nella zona in modo pacifico. E così continuano a fare, mentre, dall’alto della torre di San Rocco.