Quando si cerca un figlio a tutti i costi…

Sono stati temi non solo importanti, ma anche molto sensibili e delicati quelli toccati nell’incontro “Maternità surrogata: un figlio a tutti i costi”, proposto dalle Acli provinciali di Gorizia lo scorso venerdì 18 ottobre.All’incontro, ospitato alla Sala Marcuzzi di Palazzo Rabatta, hanno preso parte la senatrice Paola Binetti, il dottor Stefano Martinolli, dirigente medico chirurgico presso l’Azienda sanitaria universitaria integrata di Trieste, e don Franco Gismano. Tanta la partecipazione alla serata da parte di un pubblico folto e attento. Tra i partecipanti anche Donatella Cattaruzzi del Centro Aiuto alla Vita di Gorizia, che ha sottolineato l’importanza di parlare di tematiche attuali ed importanti come questa, per non incorrere ad una mercificazione dei corpi.Ad introdurre l’incontro, la presidente provinciale Acli, Silvia Paoletti, che ha voluto ricordare come, tra gli scopi delle Acli, “sentinelle del territorio”, ci sia anche e soprattutto quello di informare, anche su tematiche “spinose” e difficili, per poter garantire a utenti e cittadini l’accesso a quante più informazioni possibili sull’attualità e sui cambiamenti che li circondano.L’intervento del dottor Martinolli ha posto l’accento sull’aspetto più prettamente medico e biologico della tematica, presentando non solo aspetti legati alla maternità, quali ad esempio il bonding, ovvero il legame “fisico, ormonale, emozionale e relazionale che si crea tra mamma e bambino nei nove mesi di gravidanza e che è impossibile negare o controllare, nemmeno dalle mamme surroganti”, ma ha anche posto l’attenzione su quella che potrebbe diventare una mercificazione tanto del corpo della donna, usato come un “mero” contenitore, quanto del bambino, realizzato da cliniche specializzate quasi fosse un prodotto su misura. Non da ultimo ha presentato i vari rischi che possono accadere alle madri surroganti, tanto durante la gravidanza, quanto al momento del parto e del quale, molto spesso, non sono assolutamente a conoscenza.La senatrice Binetti ha presentato un excursus storico sulla natalità nel nostro Paese, passato dall’essere un vero emblema della famiglia, a demonizzare le famiglie numerose, fino ad arrivare ad oggi, dove un figlio è frutto di un percorso che vede prima un lungo passaggio personale verso una stabilizzazione, cosa questa che porta ad una maternità spostata nel tempo rispetto a qualche decennio fa. Ciò fa sì che non siano infrequenti problematiche e lunghe attese nell’arrivo del primo bambino, cosa che, secondo la senatrice, potrebbe fortemente influenzare questo mercato della maternità surrogata.Le conclusioni sono state affidate a don Franco Gismano, che ha sottolineato come, in questa tematica, non si debba confondere il desiderio con la volontà, poiché aprirebbe a grandi difficoltà sul piano etico, facendo perdere di vista il primato del dovere sul diritto.