Pot miru – Via di Pace fa tappa alla Transalpina

Per celebrare questo momento, sabato 21 marzo alle 12 in piazza della Transalpina – la celebre piazza condivisa tra Gorizia e Nova Gorica – si terrà un grande concerto per celebrare l’unione dei percorsi italiani e sloveni in memoria della Grande Guerra.L’evento vedrà le esibizioni dell’intensa voce di Antonella Ruggiero, che canterà “Canzone tra le due guerre” e “Ai preat la biele stele”, del musicista e compositore sloveno Vlado Kreslin, che canterà “Ena pesem” e “Vsak si želi”, e del coro di voci bianche italiane e slovene composto da 182 bambini provenienti da tre cori italiani – il coro “Antony David Liberale” di Rualis Cividale del Friuli, il coro della scuola primaria “Sant’Angela Merici” di Gorizia e il coro MPZ Emil Komel di Gorizia – e dai MPZ OŠ Franceta Bevka di Tolmin e MPZ OŠ Frana Erjavca di Nova Gorica, accompagnati dall’orchestra “Nova” di Nova Gorica.Saranno anche presenti Borut Pahor, Presidente della Repubblica di Slovenia, e Franco Marini, in qualità di Presidente del Comitato storico e scientifico per gli anniversari di interesse nazionale istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri. “Pot miru – Via di Pace” dalle Alpi all’Adriatico inizia a Log pod Mangartom e ai musei all’aperto Ravelnik e ¤elo, sale alla malga Golobar ed al museo all’aperto Zaprikraj. Attraverso Drežnica scende, passando presso l’ossario italiano, a Caporetto, dove si suddivide in due tronconi. Entrambi i tracciati si ricongiungono a Nova Gorica/Gorizia, da dove il sentiero prosegue per il Monte Marco e le colline di Vrtojba e Bilje sino al cippo a Cerje e al Sentiero della pace sul Carso. Là il Sentiero della pace torna a dividersi in due tracciati che attraversano l’ex confine. Un tracciato, nella parte italiana, collega il Monte San Michele, il Percorso storico del Brestovec, l’ossario italiano di Redipuglia, il Parco tematico della Grande Guerra Monfalcone e si conclude a Duino. L’altro tracciato sul Carso collega il trono di pietra di Borojevic, la ’Grotta delle patate’, Gorjansko e l’altro cimitero austro-ungarico ed il monte Ermada, a cavallo del confine, per concludersi a Duino.