Pipistrel e aeroporto: decollo imminente?

Nonostante le ultime battute d’arresto – dovute per lo più a qualche incomprensione e ad alcuni approfondimenti burocratici – sembra che a breve l’Aeroporto di Gorizia e la Pipistrel saranno pienamente operativi. La scorsa settimana, dopo aver visto fermare il procedimento per la liquidazione da parte della Camera di Commercio di Gorizia di una tranche da 770.000 euro del finanziamento, Ivo Boscarol, titolare della Pipistrel, aveva affidato ad un sms il suo sfogo, asserendo che “Purtroppo tutti questi ritardi mi fanno pensare che quelli che ci scrivono di andarcene a casa sono ogni giorno più numerosi anche all’interno della Camera di Commercio”. Alla luce di ciò la stessa Camera di Commercio ha voluto fare chiarezza sull’accaduto, dichiarandosi inoltre aperta e disponibile al dialogo personale con Boscarol: “la Camera di Commercio della Venezia Giulia ha fatto l’impossibile per andare incontro alle esigenze dell’imprenditore – ha asserito Gianluca Madriz, vicepresidente dell’ente camerale -, per un progetto dalle caratteristiche uniche per l’area vasta; invito Ivo Boscarol a venire di persona a parlare con me e con gli uffici per un confronto definitivo e garante della vera verità”.Come sottolineato da Pierluigi Medeot, segretario generale della Camera di Commercio, “al 27 febbraio – data in cui la giunta camerale avrebbe dovuto deliberare sulla concessione del finanziamento – era già tutto pronto per l’erogazione del contributo. A causa però di una pec speditaci direttamente dall’avvocato di Pipistrel e che riguardava il sistema antincendio, abbiamo dovuto fermare il tutto per effettuare le opportune verifiche e agire secondo tutti gli aspetti previsti dalla legge”.

La cronologiaPer comprendere meglio l’amarezza di Ivo Boscarol e la necessità di verifiche specifiche da parte dell’ente camerale, occorre fare un piccolo “viaggio nel tempo”. Quella dell’insediamento della Pipistrel a Gorizia è una storia che comincia nel novembre 2013, quando l’imprenditore sloveno chiede un contributo di 1.500.000 euro per la sua impresa; il 20 dicembre dello stesso anno il “Fondo Gorizia” della Camera di Commercio decide di concedere a Boscarol e alla sua Pipistrel il contributo, composto da 500.000 euro a fondo perduto, 500.000 come prestito agevolato e altri 500.000 euro a fondo perduto per l’assunzione di 50 dipendenti a tempo indeterminato. Quello che viene richiesto è l’assunzione, entro due anni, dei 50 dipendenti e il completamento dei lavori al 20 dicembre 2015. “La convenzione firmata tra impresa e CCIAA – ha aggiunto il segretario Medeot – prevede la possibilità di valutare una proroga per un periodo solitamente non superiore ai sei mesi. La proroga viene richiesta all’11 dicembre 2015, viene concessa e stabilita la fine dei lavori al 19 giugno dell’anno successivo. A maggio 2016, dopo i primi atti vandalici allo stabile, Boscarol richiede un’ulteriore proroga che, mai accaduto prima d’allora, viene concessa”. La fine dei lavori viene così nuovamente impostata al 31 dicembre 2016.

Il nodo della pec e del rinvioSi giunge al 23 dicembre 2016, quando Pipistrel chiede, a fronte delle prime due assunzioni, l’erogazione di 770.000 euro dal totale, presentando una documentazione secondo la quale “l’impresa è in attività” ma, allo stesso tempo in altri incartamenti che “lo stabilimento è funzionale all’attività d’impresa”. Considerando che la Pipistrel, per certe parti, è vincolata all’apertura dell’aeroporto Duca d’Aosta e che viene previsto l’avvio definitivo dell’impresa entro 60 giorni dalla definitiva apertura dello stesso aeroporto e che, da alcune perizie lo stabilimento risulta in attività, come confermato dal segretario generale della CCIAA “la giunta al 27 febbraio prevedeva nel suo Ordine del Giorno l’erogazione alla Pipistrel del contributo; a due ore dalla convocazione della giunta ci è arrivata però una pec urgente – non richiesta – nella quale si faceva riferimento al sistema antincendio, facendo sorgere dubbi su chi effettivamente dovesse farsi carico dell’impianto: Pipistrel o Società Consortile? Abbiamo così deciso di fermare il procedimento per l’erogazione, in modo tale da poter fare le opportune verifiche ed avere la certezza del rispetto di tutte le leggi”.

L’avvio dell’Aeroporto di GoriziaLo scorso 31 gennaio, dopo una lunga attesa, è stata siglata la concessione ventennale dell’aeroporto: “prima di quella data – ha sottolineato Ariano Medeot, presidente della Società Consortile per l’Aeroporto di Gorizia -, non avevamo titolo per entrare sull’area e operare, ci eravamo però mossi in maniera preventiva, attivando la progettualità di massima fino dove ci era concesso. Siamo disponibili a mettere subito in moto l’antincendio, per far sì che Pipistrel possa aprire l’attività. Essenziale è anche il collegamento tramite raccordo tra lo stabilimento e l’area aeroportuale, che coinvolge Enac, Consortile e Pipistrel. Una volta completate queste due procedure – antincendio e raccordo – saremo pronti per aprire e prevedo lo faremo già in aprile”.Infine Pierluigi Medeot ha sottolineato come, “visto che Pipistrel aveva già maturato tutto per ricevere il finanziamento al 27 febbraio e avuto conferma che il servizio antincendio è tra le competenze della Società Consortile, prevedo che il finanziamento possa venire erogato alla prossima convocazione della giunta, nella seconda metà del mese in corso”.