La violenza di genere trova luogo fra le mura di casa

Una situazione non allarmante quella legata alla violenza di genere sul territorio goriziano, ma che in ogni caso è presente e non va sottovalutata. In occasione della ricorrenza dell’8 marzo, Comune di Gorizia, Pronto Soccorso ed Sos Rosa hanno fatto il punto della situazione sugli interventi a supporto di donne e minori maltrattati.”I dati nazionali preoccupano – ha commentato il sindaco Rodolfo Ziberna -. Non vanno contati solo i femminicidi, ma anche tutte le violenze domestiche, poiché la parte più importante della violenza di genere trova luogo proprio tra le mura della propria casa”.I dati che giungono dai Servizi Sociali comunali sono in calo: sono state, nel 2016, cinque le donne con figli minori prese in carico, mentre nel 2017 sono state due, con tre minorenni. Sostanzialmente stabili invece quelli provenienti dal Pronto Soccorso, ma che registrano un aumento negli ultimi tre anni, con riferimento al territorio dell’UTI Alto Isontino: il 2015 ha visto 26 accessi per violenza di genere, di cui 9 riguardanti donne, il resto minori e uomini; nel 2016 i casi sono saliti a 33 con 11 riguardanti donne; il 2017 ha visto sempre 33 casi, ma quelli che hanno coinvolto le donne sono stati 22.Per quanto riguarda SOS Rosa, associazione che si occupa di affiancare donne vittime di violenza in un percorso di riacquisizione della propria autonomia, nel 2017 ha seguito 113 casi, di cui 64 nuovi, 91 riferiti a donne italiane e 22 straniere. L’età media delle donne che si rivolgono al centro è di 47 anni e la violenza che presenta la maggior incidenza è quella psicologica, con ben 107 casi; seguono la fisica, l’economica, la sessuale e lo stalking. Ovviamente una tipologia non esclude l’altra, anzi, molte volte sono presenti più tipi di violenza allo stesso tempo.Come sottolineato dalle responsabili dell’associazione e dall’assessore ai Servizi sociali e assistenziali Silvana Romano, quello che si “vede” è solo la punta dell’iceberg, perché purtroppo ancora oggi c’è molto sommerso. Molte donne, per vergogna, per paura delle conseguenze, perché non sanno a chi rivolgersi, spesso non denunciano le violenze subite. A conferma di ciò il dato di SOS Rosa secondo cui di 113 donne seguite nel 2017, solo 31 hanno deciso di denunciare la violenza.Dall’inizio del 2018 inoltre SOS Rosa sta seguendo 44 casi, di cui 9 sono quelli nuovi. Per scandagliare sempre di più il territorio e far sì che le donne si sentano sempre meno sole in questo disagio, l’associazione ha aperto un nuovo sportello ad Aquileia, presso la comunità Il Granaio – Il Mulino, attivo il lunedì dalle 10 alle 12 e che va ad affiancare i due centri di Gradisca d’Isonzo e Gorizia.