Il ricordo della follia della guerra ideologica

L’annuale incontro dell’Associazione Concordia et Pax chiamato “Sentieri di memoria e di riconciliazione” è previsto sabato 29 ottobre mattina a Begunje ed a Grahovo dove si sostera in riflessione e preghiera nei luoghi della  memoria in ricordo delle vittime e degli avvenimenti accaduti.Domenica 9 ottobre l’Associazione ha voluto essere presente a Begunje partecipando alla sobria, intensa ed affollatissima celebrazione dove, presieduta dall’Arcivescovo Stres alla presenza del presidente della Repubblica Pahor, l’intera comunità era presente alle esequie e sepoltura dei resti recuperati dalla Foiba Krimska jama, ricordando le drammatiche e contraddittorie vicende vissute dalla popolazione dal 1941 al 1943. Un profondo silenzio dei presenti ha accompagnato l’intera cerimonia religiosa e civile che, dopo le parole del presule durante la celebrazione della  messa e le preghiere per le vittime ed i carnefici, si è conclusa nell’attiguo cimitero con la sepoltura dei resti raccolti in tre bare delle quali una piccola bara bianca raccoglieva i resti dei bambini uccisi in quelle drammatiche circostanze. Una testimone, con parole brevi e semplici ha offerto un sobrio ricordo sulla triste vicenda familiare. L’intervento del dott. Dežman, presidente della commissione nazionale ha presentato alla comunità, raccolta in un profondo silenzio, la ricostruzione storica. Le cifre sono impressionanti e parlano da sole: la provincia di Lubiana nel 1941 – 1942 ebbe 3108 vittime da parte dell’occupante di cui 1447 civili, 1524 da parte del movimento partigiano di cui 1125 civili, infine 225 dal campo antirivoluzionario di cui 35 civili. Nelle cifre delle vittime dell’occupatore vanno considerati coloro che morirono nei campi di internamento 534 in tutto di cui 447 civili.Riferito sempre al 1942 nel piccolo comune di Stari trg morirono per mano partigiana 68 persone 4 furono le vittime della parte anti rivoluzionaria 268 le vittime dell’occupante.I rastrellamenti italiani in quella valle portarono all’incendio di 288 abitazioni, alla cattura di numerosi ostaggi dei quali almeno 192 fucilati, alla spogliazione delle persone e delle abitazioni, 370 persone vennero deportate nel tristemente noto campo di Rab (Arbe).Begunje e Grahòvo vengono ad essere la sintesi e l’esempio della follia della guerra ideologica, della violenza, del dolore, delle sopraffazioni e contraddizioni che porta con sé. La sosta in preghiera e meditazione in questi due luoghi simbolo ci porta a considerare la contraddittorietà del bene e del male e della sua lettura e rappresentazione. Conferma e consolida la convinzione che indica nella disponibilità al perdono, nella ricerca della riconciliazione attraverso alla purificazione della memoria nella giustizia e nella verità la sola strada da percorrere.La partenza è prevista alle ore 8.30 dal piazzale della Casa Rossa alle 10.00 cerimonia a Begunje presso la chiesa parrocchiale e all’attiguo cimitero. Alle ore 11.30 a Grahovo omaggio alle lapidi poste a ricordo delle vittime di quelle vicende. Il rientro in città è previsto per le ore 13.00. Informazioni per la partecipazione possono essere ricevute al 333 3561718.