Il fondamentale collegamento fra scuola e mondo del lavoro

Conclusa la visita di venerdì scorso del ministro Giannini in Regione e a Gorizia in particolare, si tirano le fila dell’intensa giornata. Soddisfazione viene espressa dalle dirigenze delle scuole direttamente coinvolte e, in particolare, dai ragazzi dell’ISIS D’Annunzio Fabiani che, grazie al “premio Creatività” ritirato a Roma nello scorso mese di novembre, sono stati un po’ i motori iniziali di tale visita. A spingere il progetto, poi, è stata sicuramente la senatrice goriziana Laura Fasiolo che ha permesso alle scuole goriziane di proporre tutta la loro positività, di far emergere le eccellenze nonché la variegata realtà scolastica locale.Il ministro è stato accolto in musica con un’esibizione del gruppo musicale – teatrale del Polo Liceale, ma ha poi avuto modo di osservare da vicino ogni realtà scolastica, ognuna delle quali ha posto l’accento su ciò che significa fare scuola nei diversi contesti: simulazioni di lezioni artistiche, presentazione di progetti dedicati alla commemorazione del centenario della Grande Guerra, poesie realizzate dai ragazzi, progetti legati a esperienze tecnico – informatiche, presentazione degli stage affrontati durante l’estate con particolare attenzione al collegamento del mondo del lavoro e tanto altro è stato posto all’attenzione del ministro.La dirigente dell’ISIS D’Annunzio Fabiani, Anna Condolf, nel suo intervento di accoglienza del ministro, ha presentato la realtà goriziana come multietnica, multiculturale costituita da un popolo che lavora moltissimo, abituato al sacrificio, ma non altrettanto ad esibire i suoi risultati, non solo, una realtà, quella scolastica in questo caso, abituata ad interagire con la realtà cittadina sia essa istituzionale che lavorativa.Proprio questo collegamento con il mondo del lavoro, assieme alla conoscenza e alla competenza dimostrata dai ragazzi, hanno colpito il Ministro che ha così concluso la sua visita alla scuola secondaria goriziana: “Grazie a tutti, sono rimasta molto colpita e conquistata da ciò che ho visto al polo liceale e qui al Max Fabiani – ha affermato Giannini – ha lasciato il segno la vostra volontà di mettere passione ed emozione nella scuola. Abbiamo necessità di elementi concreti: la conoscenza deve trasformarsi in competenza applicata per divenire elemento di formazione per i giovani che devono poi inserirsi nel mondo del lavoro. E’ questa la grande sfida per tutti noi, un’utopia che deve però realizzarsi. “In questo il ministro ha affermato che metterà tutto il suo impegno, per far divenire davvero il processo educativo, formativo e didattico elemento centrale della scuola, di una scuola che guarda al mondo del lavoro, alla realtà che la circonda e che non deve rimanere elemento isolato di confronto esclusivo con se stessa. “Spero davvero di essere IL ministro della Buona Scuola” ha concluso Stefania Giannini prima di proseguire il suo percorso verso la sede universitaria di Via D’Alviano e, poi, verso la realtà del pordenonese.Una giornata intensa, senza ombra di dubbio che, come ha sottolineato il sindaco Romoli nel suo saluto ufficiale, ha visto per la prima volta un ministro all’istruzione giungere a Gorizia, un evento che resterà senza dubbio negli annali della storia scolastica goriziana.