Giovani protagonisti del convegno “Macor”

“Non è tempo che la tradizione anticipatrice di Gorizia si faccia sentire di nuovo?” si interrogava  il poeta e giornalista, l’intellettuale e il politico Celso Macor (1924-1998) che è stato ricordato in una piacevole incontro alla Fondazione della Cassa di risparmio di Gorizia. E chi, meglio dei giovani, poteva essere protagonista di questo appuntamento annuale con il quale il Centro studi A. Rizzatti e la rivista Iniziativa Isontina ricordano il direttore e l’animatore scomparso? L’appuntamento aveva appunto come tema “I giovani sono ponte fra storia e futuro”; coordinati da Jessica Scordo e Mattia Anfosso, hanno avuto luogo due comunicazioni; la prima a cura della prof. Majda Bratina e del prof. Fulvio Marcioni, insegnanti alle superiori ed educatori; il secondo è stato animato dai giovani Timotiy Dissegna e Thassilo Piccolomini. Un dialogo intenso, inframezzato dalla lettura di alcuni testi di Celso Macor e interpetatai dal gruppo teatrale del Liceo classico coordinato dalla prof. Rosy Tucci e dall’accompagnamento musicale di A.Portelli, che ha consentito non solo di cogliere le provocazioni sulla condizione giovanile in genere ma anche di prendere atto delle opportunità che la società in genere (ma anche Gorizia, la città ed il territorio) possono mettere a disposizione. Il quadro, sempre caratterizzato da luci ed ombre, è caratterizzato proprio dalla complessità ed ambiguità sia della condizione giovanile che delle trasformazioni in atto. Un peso che occorre sciogliere, rendendo sicuramente protagonisti i giovani, ma senza farli diventare un soggetto di problemi ma di soluzioni da studiare e proposte da avanzare. Primo ostacolo da abbattere è appunto quella immobilità che emargina e rischia di considerare i giovani come una categoria a sé stante.Il convegno si è concluso con la presentazione del numero 71 di Iniziativa Isontina a cura del direttore.