Chiamati dal Vangelo a stare dalla parte dei più deboli

Le comunità cristiane dell’Unità Pastorale SS. Ilario e Taziano, S. Ignazio, S. Rocco e Sant’Anna, appreso che all’inizio della settimana al centro di accoglienza del Nazareno sono state fatte scritte inneggianti allo soppressione fisica dei migranti, manifestano la loro piena solidarietà e sostegno ai fratelli immigrati. Il Vangelo e il senso di umanità ci chiedono di stare con convinzione dalla parte dei più deboli ed indifesi, la cui dignità è stata offesa da queste scritte.Pensiamo che quelle scritte sul muro sono opera di gente senza onore, senza Patria, senza fedeltà.Senza onore perché hanno la morbosa tendenza a fare violenza al debole, di fare prepotenza all’indifeso, di rendersi anonimi e irresponsabili delle loro azioni.Senza Patria perché non vivono in Italia, ma nella mostruosa nostalgia della disumanità del passato. L’Italia, quella vera, spera in un futuro migliore, non nel ritorno di un paese percorso dalla distruzione. Una Italia fondata sul lavoro e non sui forni crematori.Senza fedeltà. Perché la fedeltà è sacrificio amoroso per il prossimo non progetto contro il prossimo. La fedeltà è accettare di regalare, giorno dopo giorno, spazio all’altro perché possa vivere, non negare all’altro la vita. Nell’accoglienza vissuta al Nazareno vi sono onore, fedeltà e Patria e un’altra croce. Non uncinata.Ci auguriamo che sia una risposta corale e che la nostra città continui a essere una città accogliente e disponibile al rispetto delle diversità perché questo ci pare sia stata la caratteristica che l’ha contraddistinta nel corso dei secoli e la sua vocazione più vera.