“Artigiani del futuro”

Si prospetta un autunno ricco di appuntamenti per la Pastorale Giovanile delle parrocchie di San Giuseppe Artigiano, San Pio X e Piazzutta. Muovendo i passi da un’affermazione di Papa Francesco, che ha definito i giovani “artigiani del futuro”, prenderà vita un ampio calendario di attività. “Mi soffermerei principalmente sulla parola “artigiano”, una persona che lavora un pezzo unico – ha spiegato don Vittorio Tonidandel -. Ciò significa che anche l’aiuto per crescere i ragazzi non dev’essere troppo generico e, accanto alla formazione del gruppo, ci deve essere quella individuale; poi ciascuno lavora e fa la sua parte per il suo futuro e per quello di tutti”.Tra i vari aspetti che verranno toccati, la Formazione degli Adulti, al giovedì presso la parrocchia di San Pio X, indirizzata alla formazione dei figli. “Si lavorerà per gruppi legati alle età dei propri figli – ha chiarito don Tonidandel – e l’idea alla base di questo percorso è che la Chiesa non lascia soli, non abbandona i genitori nel loro compito di educatori, in tutti i campi, con focus alla presenza di esperti su Fede, Scuola e Psicologia”. Per coloro che hanno figli più grandicelli con la psicoterapeuta Alessia Nemaz si tratterà della responsabilizzazione dei genitori, anche alla luce delle nuove richieste dei figli date dal contesto socioculturale e della comunicazione.Sempre per gli adulti continuerà l’esperienza con i Gruppi della Parola, due svolti in parrocchia a San Giuseppe Artigiano e tre presso le famiglie, con cadenza settimanale o quindicinale per leggere e commentare il Vangelo o le lettere di San Paolo.Per i ragazzi dell’ultimo anno della scuola primaria e della secondaria di primo grado, ci sarà anche quest’anno il Sabato Insieme – che raccoglie una quarantina di ragazzi -, presso gli spazi dell’oratorio di Piazzutta, seguendo la proposta Salesiana, che avrà come tematica “Casa per molti, madre per tutti”.Attività anche per gli adolescenti e i giovani, che tutti i martedì sera continueranno ad incontrarsi presso San Giuseppe Artigiano. “La media delle presenze in questo gruppo è di circa 60 ragazzi – ha raccontato don Vittorio – ed è bello pensare che, quando quest’attività è partita sei anni fa, è iniziata come una scommessa. Si era richiesto, per essere animatori in estate, di proseguire l’attività anche durante l’anno con incontri settimanali; temevamo che una richiesta di questo tipo a quell’età li avrebbe fatti allontanare, invece all’opposto si sono moltiplicati”.Riprenderanno anche le attività dei gruppi legati all’ambito culturale: i tre gruppi di Teatro (Bimbinscena, Oltre il Sipario e gli adulti), i gruppi per lo studio della Musica e infine le attività del Tempo Libero, con i ritrovi per giocare liberamente nei campetti e cortili, dove si richiede soltanto buona educazione e il rispetto delle regole.Al campetto di San Giuseppe Artigiano prendono parte alle attività anche una trentina di ragazzi ospiti del Nazareno. “Sottolinerei due aspetti che ho notato – ha aggiunto don Vittorio -: il primo, che sentono l’ambiente come loro e si impegnano per tenerlo in ordine e pulito, prestandosi generosamente per servizi di sistemazione, pulizia e manutenzione e riprendendo chi sporca o non raccoglie le proprie immondizie. Il secondo, che sono sempre riconoscenti per avere uno spazio dove potersi incontrare non solo tra loro, ma anche con ragazzi italiani e di altre nazionalità che frequentano questo spazio di gioco e divertimento. Abbiamo poi la fortuna di avere due volontari – Susy e Giorgio, marito e moglie -, che seguono le attività e offrono il loro supporto.Sono consapevole che la loro presenza possa dar fastidio a qualcuno, come accaduto in occasione della chiusura del Ramadam, che si è svolta al campetto nelle prime ore del mattino, ma voglio sottolineare come non ci sia stato assolutamente alcun problema di ordine pubblico e come, al termine, abbiano lasciato tutto perfettamente a posto e senza ulteriore disturbo – anche perché quella è stata l’unica occasione in cui si sono “sentiti” -. Va rimarcato anche il fatto che fosse presente la Polizia in borghese, sempre informata sui ritrovi massivi e con la quale c’è una collaborazione ottima e attiva”.Don Vittorio Tonidandel ha poi introdotto qualche idea a lungo termine, che vorrebbe attivare con la Pastorale per il prossimo anno: “stiamo pensando a un cammino verso il Sinodo. È ancora tutto una semplice idea, vorremmo organizzare per i ragazzi che frequentano i nostri ritrovi – accompagnati da specialisti che sappiano parlare con loro – una specie di “missione per i giovani”: un periodo che cominci prima del Sinodo, continui durante esso e dopo. Un momento in cui i ragazzi possano essere fortemente sensibilizzati non solo sugli argomenti sinodali, ma anche sulla vita religiosa. Credo si debba oggi lavorare “alle spalle”, dando dei contenuti e una formazione di base che faccia capire loro che il partecipare a una celebrazione comunitaria non è un optional, ma fa parte della crescita delle persone, del bisogno di stare con gli altri”.