Alla scoperta della solidarietà

Spesso problematiche sociali come la povertà sono sconosciute ai giovani, sebbene esse siano purtroppo diffuse anche nel territorio goriziano. Per conoscere queste realtà le classi 2Ait, 2Bit e 2Acat dell’ISIS “Galilei” di Gorizia, su iniziativa dei professori Bressan, Taboga e Visintin, dopo l’approvazione dai relativi Consigli di classe, si sono recate, nella giornata del 20 novembre, prima presso la mensa dei Padri Cappuccini di Gorizia e successivamente all’Emporio della solidarietà della Caritas diocesana. Ad accogliere gli studenti dai Cappuccini è stato Fra’ Andrea, In parte inatteso è stato il quadro emerso nel corso della conversazione: contrariamente a quanto supposto dai ragazzi, la maggioranza degli indigenti che si recano alla mensa dei frati cappuccini non è infatti costituita da stranieri, ma circa il 70% dei frequentatori sono di origine italiana. Alcune scene del film “Welcome”, che narra la vicenda di un ragazzo iracheno che per raggiungere la sua ragazza in Inghilterra vuole attraversare La Manica, il quale viene aiutato e ospitato da un francese che finirà in prigione, hanno riportato l’attenzione dei giovani ascoltatori al dramma dei migranti e alle loro difficili condizioni di vita. Il frate ha infine sottolineato i costi di gestione della mensa che fornisce tra i trenta e i cinquanta pasti al giorno, mettendo in luce il ruolo fondamentale di tanti soggetti diversi: dalla Fondazione Carigo, al Comune, ai supermercati, ai privati cittadini, dagli Scout all’Azione Cattolica, al mondo dell’impresa. Raggiunto il vicino Emporio della solidarietà, le classi hanno incontrato un ex alunno della scuola che svolge attualmente il ruolo di operatore. Federico ha tracciato una breve storia della struttura, fondata nel 2010, ha illustrato come avvenga l’approvvigionamento dei beni alimentari e il loro trasporto in sede grazie all’aiuto di volontari e ha chiarito infine come gli utenti possano acquistare i prodotti gratuitamente attraverso una carta contenente dei punti mensili. All’interno del piccolo edificio le classi hanno potuto osservare la grande varietà di alimenti presenti. L’esperienza ha spinto i ragazzi a riflettere sull’importanza di piccoli gesti che possono essere alla portata di tutti, a cominciare proprio da loro: non buttare abiti usati in buono stato ma consegnarli agli appositi punti di raccolta della Caritas (per Gorizia presso la parrocchia di S.Andrea), donare parte della propria spesa, partecipando anche alle collette alimentari, offrire un pasto caldo ai più bisognosi e accoglienza a persone che cercano compagnia e affetto e che proprio per questo motivo di recano presso il convento dei Cappuccini. Gesti concreti di gratuità e condivisione, nell’ottica di un mondo più solidale e inclusivo.