Vigna del mondo: si vendemmia

La vendemmia, resa complicata negli ultimi giorni dalle continue piogge, ci ha restituito quest’anno un evento tradizionale che negli scorsi anni era stato accantonato: la raccolta delle uve nella Vigna del mondo da parte degli studenti del collegio del Mondo unito dell’Adriatico di Duino. Non potevano che essere loro, rappresentati di tanti Paesi, a vendemmiare le uve che faranno nascere anche quest’anno il Vino della pace, uno dei simboli di Cormons, noto in tutto il mondo e non solo perché veniva consegnato ai Capi di stato di tutto il mondo. Il vociare e il sorriso di una quindicina di studenti, accompagnati da una decina di soci della cooperativa, si sono risentiti e rivisti nei filari della vigna della Cantina produttori dopo alcuni anni di assenza. Una vendemmia vissuta nei due ettari della vigna che permetterà alle uve raccolte di essere vinificate e trasformate nel Vino della pace. Una presenza attiva, ma anche simbolica per lanciare un messaggio di convivenza pacifica, come dimostrano questi giovani di lingue e tradizioni diverse, ma accomunati da una sana amicizia. Questo è un segno positivo che riconosce la validità di una iniziativa nata tanti anni fa e che negli ultimi anni era passata in secondo piano. Era il 1983 quando venne deciso che dalla Vigna del mondo, che oggi raccoglie oltre 800 varietà di viti provenienti dai vari continenti, sarebbe nato il Vino della pace. Fu una felice intuizione del direttore di allora Luigi Soini, che fece impreziosire le etichette delle bottiglie da famosi artisti internazionali. Le prime tre furono firmate da Enrico Baj, Zoran Music e Arnaldo Pomodoro: il primo fu anche presente alla presentazione della prima edizione del Vino della pace, nell’aprile del 1984 al Circolo della stampa di Milano. Al Vino della pace, utilizzato in diverse occasioni per brindisi durante eventi internazionali, nel 1990 venne anche intitolata una via, quella in cui si trova proprio la Vigna del mondo e la Cantina produttori, con un brindisi lungo 3,5 chilometri, l’intera lunghezza della via – che conquistò il Guiness dei primati.