Un atto di obbedienza continua alla Parola

Nella e sentita, con una larga partecipazione di popolo, la festa patronale del Santissimo Nome di Maria celebrata dalla comunità di Capriva del Friuli. Una ricorrenza preparata da due serate diverse che sono state molto apprezzate e che hanno visto un confronto sul tema della presenza di Maria nella prima chiesa apostolica, grazie al bellissimo film Piena di Grazia e a un buon lavoro di alcune catechiste della parrocchia e alla testimonianza di suor Rosangela Lamanna, il culmine della festa è stata la celebrazione pomeridiana. A presiedere la Messa solenne cantata dal coro polifonico è stato don Valter Milocco che nella sua omelia è partito dalla prima richiesta che la Chiesa fa ai genitori di un battezzando, il nome. Così ha illustrato la pregnanza del nome trasferendolo poi alla Madonna e ha letto l’esistenza di Maria, vangeli alla mano, nel suo atto di obbedienza continua alla parola di Dio, accolta, portata nel cuore e tradotta in una vita di discepolato e di servizio. Non è mancato un accenno alla genesi della festa, istituita per tutta la Chiesa da papa Innocenzo XI Odescalchi per commemorare la Messa che a Vienna, il 12 settembre del 1683, aveva suggellato l’alleanza fra l’imperatore Leopoldo I d’Austria e il re di Polonia Giovanni III Sobieski: quel giorno, i due sovrani cattolici avevano dato il via alla controffensiva che portò alla liberazione della capitale austriaca, ma conseguentemente dell’Europa, dall’assedio dei Turchi. Oggi ci son altre battaglie, ha proseguito don Milocco, a partire da quelle interiori, personali, dei nostri egoismi, da combattere e vincere e in Maria abbiamo una potente alleata. Al termine si è snodata la processione accompagnata dagli scampanotadors e dalla brava banda di Fiumicello. La cena comunitaria negli spazi parrocchiali ha concluso la calda ed estiva serata con l’estrazione della lotteria il cui ricavato verrà destinato a favore delle iniziative missionarie dell’Arcidiocesi di Gorizia.