Un “Racconto di Natale” a fumetti

Ad ogni edizione del concorso presepi il problema da risolvere, per la commissione della parrocchia di Farra, è quello del premio da dare ai partecipanti. Sì, perché intanto è giusto che vincano tutti; e poi il premio dev’essere qualcosa di bello, che contenga anche un messaggio. In qualche edizione del concorso la fantasia è stata veramente di grande aiuto, specialmente nel confezionare dei giochi da tavola: c’è ancora qualcuno che gioca al “gioco del cammello” (una specie di gioco dell’oca con il tragitto che i magi devono percorrere per arrivare dal bambino), ed anche con i “duegiochinuno” del “presepememory” e dell’”indovina che” (coppie di carte con le foto dei personaggi dei presepi partecipanti). Quest’anno la commissione ha cambiato genere; ispirandosi al “Racconto di Natale” di Dino Buzzati, ha voluto creare un fumetto che contenesse una storia, da stampare in proprio e distribuire ai vincitori del concorso. La realizzazione tecnica del fumetto non è stata difficile: alcuni volenterosi ragazzi che si son divertiti a fare i personaggi, una macchina fotografica, un computer con un programma che crea dei fumetti elaborando le foto (“Comic Life 3” per la cronaca), una stampante. Il risultato finale si può vedere sul sito della parrocchia. Merita una considerazione l’attività svolta con i giovani della commissione per la preparazione del “premio”: in un mondo così frammentato diventa difficile portare avanti un impegno. Difficile, se non in isole felici, pensare a qualche realizzazione teatrale o a qualche altro genere simile di attività che richieda la presenza contemporanea di più persone per più volte. E allora non rimane che ispirarsi a ciò che sembra funzionare con i giovani, ad esempio il “flash mob”, che nel caso specifico ha significato avvisare tutti dell’iniziativa, dare un appuntamento per fare il lavoro e “chi c’è, c’è; chi non c’è non c’è”. È un ottimo sistema anche per evitare nervosismi (di chi c’è e vorrebbe fare, ma è impedito dal fatto che qualcun altro non rispetti gli impegni) e sensi di colpa (di chi organizza, ma poi gli viene il rimorso di non aver fatto di più per coinvolgere gli assenti). Nello specifico, le foto per il fumetto sono state fatte tutte in un’ora… Un’ultima annotazione: al concorso presepi di quest’anno era abbinato un ulteriore concorso; chi aveva ricevuto il premio poteva spedire via mail le risposte a otto domande sugli interpreti, le “location” del fumetto e sul perché è stata fatta questa attività.