Scolari alla scoperta della lunga storia della parrocchiale

Con le interessanti visite guidate alla chiesa parrocchiale del paese, che le scolaresche locali, coi rispettivi docenti, stanno compiendo a turno in questi giorni, sono iniziate a Romans d’Isonzo, le celebrazioni per ricordare i 300 anni dalla consacrazione della parrocchiale stessa, dedicata a Santa Maria Annunziata. Consacrazione che ebbe luogo il 29 novembre 1716 e vide quale consacrante mons. Giorgio de Marotti, vescovo di Pedena, mentre parroco di allora era il barone Francesco Antonio de Taccò, patrizio gradiscano, cormonese di nascita, già parroco di Idria.La chiesa romanese venne consacrata dopo 17 anni di lavori, con la prima pietra posta nel 1699, come recita la lapide collocata sul muro esterno della chiesa, quando parroco di Romans era Mario Gibelli De Gibellis.Le visite guidate, promosse dalla parrocchia e coordinate da Cristina Vidani, sono state affidate al professor Ferruccio Tassin, che oltre ad illustrare agli scolari delle elementari e delle medie la storia della chiesa romanese, di cui è un profondo conoscitore, riesce a tramettere ai ragazzi, che gli pongono molte domande, l’interesse per quanto racconta loro e viene ascoltato con la massima attenzione.Altre iniziative, per celebrare l’importante ricorrenza, verranno proposte col seguente programma: venerdì 16 novembre alle 18, inaugurazione della mostra dal titolo “Dall’archivio un insegnamento per l’oggi”, allestita all’ingresso delle opere parrocchiali di piazza Candussi, che rimarrà aperta fino a domenica 4 dicembre; sempre mercoledì 16 e fino a mercoledì 30 novembre, stessa sede, esposizione delle opere del concorso riservato agli scolari; giovedì 24 novembre alle 20.30 nella chiesa parrocchiale, presentazione della guida storico artistica della chiesa di Santa Maria Annunziata; lunedì 28 novembre alle 20.30 nella sala “Mons. Galupin”, conferenza storica dal titolo “Parroci a Romans”; martedì 29 novembre alle 19, in occasione della ricorrenza della consacrazione della chiesa, messa solenne celebrata dall’arcivescovo mons. Carlo Maria Redaelli.