Pellegrini a Barbana nella “settimana granda”

E’ stato rinnovato il pellegrinaggio delle parrocchie della Collaborazione pastorale al santuario di Barbana. Un appuntamento anticipato quest’anno per conciliare i numerosi impegni in calendario a luglio, ma che ha rappresentato un momento significativo per le comunità perché coincidente un l’anno giubilare. Un evento che ha legato in un certo senso i due santuari della diocesi, Rosa Mistica e Barbana. Prima l’apertura della Porta della Misericordia a Cormòns e ora quella Porta è aperta nell’isola della laguna, dove da secoli si venera la Vergine. In più il pellegrinaggio si è svolto nella settimana più importante per la Madonna di Barbana, quella che i gradesi chiamano” settimana granda” è che si conclude con il “perdòn”, il voto che i gradesi sciolgono la prima domenica di luglio ma che vede la partecipazione di fedeli di tutta la regione.Giovedì scorso oltre 150 pellegrini, giunti a Grado con due pullman e con mezzi proprio, hanno raggiunto su due motonavi Barbana con il tramonto che si rifletteva sulla laguna. Sbarcati sull’isola e accolti da padre Stefano, dopo una prima preghiera dinanzi alla grande croce, i pellegrini in processione e in silenzio hanno raggiunto la chiesa del santuario passando attraverso la Porta Santa.  È seguita la recita del Rosario condotta da don Fausto. Dopo una breve pausa, è stata celebrata la Messa, accompagnata dalla corale Sant’Adalberto. All’omelia monsignor Nutarelli, riallacciandosi al brando evangelico di Giovanni sulle nozze di Cana, ha ricordato come in quell’occasione Maria ha fatto sentire la sua voce. E con quella sua voce ha voluto indicarci due cose: le parole rivolte e Gesù e l’invito “a fare quello che lui dirà”. Un invito che è rivolto non solo ai servi ma a tutti noi, cioè quello di seguire Gesù. Richiamandosi poi al vescovo Carlo, il parroco ha invitato a riprendere in mano il Vangelo, a trovare degli spazi per pregare, per leggere il Vangelo perché “la preghiera aiuta nelle difficoltà”. La Messa si è chiusa con il tradizionale canto “Madonnina del mare”, omaggio alla Vergine, ma anche alla gente della laguna che affida alla “madonnina” la sua preghiera. Al termine della celebrazione monsignor Nutarelli ha invitato la parrocchia a partecipare al restauro delle 14 stazioni della Via Crucis del santuario. Le offerte saranno raccolte nelle varie chiese o in ufficio parrocchiale.