“I cristiani non si nascondano: siano tifosi del Signore”

Il vescovo Carlo ha incontrato nella canonica di Brazzano i consigli e le assemblee parrocchiali della Collaborazione pastorale, primo passo di un cammino che porterà nel prossimo anno alla visita pastorale secondo le indicazioni espresse dall’arcivescovo nella lettera pastorale “…Anch’io mando voi”.È stato un incontro nel quale le comunità di Cormons, Borgnano, Brazzano e Dolegna del Collio hanno presentato all’arcivescovo un documento sulle quattro realtà parrocchiali, il lavoro svolto in questi anni cercando di rispondere agli obiettivi che il vescovo ci ha chiesto di perseguire, ovvero la comunione, la missione, la ministerialità e l’incidenza nella società. Un documento articolato che è stato distribuito domenica scorsa al termine delle Messe celebrate nelle diverse chiese della comunità. All’interno vi è anche il calendario liturgico, che prende avvio il 2 dicembre con la prima domenica di Avvento. Vi sono indicati gli appuntamenti più importanti delle quattro parrocchie della Collaborazione pastorale previsti fino al prossimo novembre.Nel documento presentato al vescovo sono indicate le tracce del cammino che la Collaborazione pastorale intende percorrere nella ricerca di una crescita e di una missione, che è quella di annunciare la bellezza della Fede in Cristo. E il vescovo Carlo nell’incontro di Brazzano ha sottolineato l’importanza di non nascondere il proprio essere cristiani, di farsi riconoscere come tali sul posto di lavoro, a scuola, con gli amici. “Gli altri devono capire – ha detto l’arcivescovo – che sei ’tifoso’ del Signore”.Nel documento sono elencate le varie iniziative che vengono vissute nei percorsi battesimali, catechistici rivolti ai bambini e ai ragazzi, ai Gruppi della Parola e della catechesi adulti.  E sulla promozione dei Gruppi della Parola ha insistito il vescovo, richiamandosi alla lettera pastorale. Gruppi della Parola che con il tempo devono essere vivificati dai laici assieme e nelle famiglie. Nella Collaborazione pastorale da tempo è avviato a Cormons un incontro settimanale per spiegare la Parola e sono state avviate iniziative anche nelle altre tre parrocchie di Borgnano, Brazzano e Dolegna del Collio.La Comunità ecclesiale è impegnata nella società con diversi gruppi e associazioni, che si occupando di dare sostegno al prossimo, attraverso mezzi e strutture specifiche e di richiamare, con gesti e segni, la centralità degli ultimi nel Vangelo. In primo piano in questo contesto il ruolo della Caritas parrocchiale impegnata, come abbiamo ampiamente riferito nelle scorse settimane proprio su questo settimanale, a sostenere le famiglie più deboli e disagiate non solo nell’ambito della Collaborazione pastorale ma estendendo gli interventi alle parrocchie vicine. Attivi all’interno delle Comunità anche il Gruppo missionario, L’Agesci, l’Azione cattolica, il Masci, l’associazione Ric Cormons che garantisce varie attività per bambini e giovani negli spazi del Centro pastorale “Mons, Trevisan” come i progetti “giovani per i giovani” e “AiutoCompiti”, l’attività di teatro e il Grest, che ogni estate coinvolge circa 250 bambini e ragazzi con la presenza di una settanta di animatori. Non va dimenticato l’importante ruolo che oggi svolge la comunicazione e in tal senso l’Unità pastorale conta su un sito web che nell’ultimo anno ha raddoppiato gli utenti, sito che fornisce le informazioni sulle attività delle Comunità e permette anche i collegamenti via radio o in streaming dei riti liturgici. Lo staff collabora pure con “Voce” fornendo settimanalmente notizie e servizi.  Tutte queste attività permettono alla Comunità cristiana di raggiungere molte famiglie per un primo annuncio del Vangelo. E lo stesso vescovo è rimasto molto soddisfatto dell’operato delle Comunità esprimendo “i complimenti per il lavoro che state facendo perché dietro ci sono i volti di tantissime persone”.   Il documento non riporta solo la fotografia del presente, ma si proietta nel futuro perché “le parrocchie sentono forte l’esigenza di non chiudersi in se stesse, ma di aprirsi al mondo e in particolare, come auspicato anche dal vescovo Carlo, verso coloro che non frequentano abitualmente le Comunità cristiane. A partire dal Vangelo è necessario rinnovare l’impegno per essere sale che dà sapore. Ed è dal Vangelo che nasce l’impegno a essere missionari nel quotidiano e testimoni di Gesù nel mondo del lavoro, nel tempo libero, in famiglia. Come Comunità sentiamo primario “un nuovo impegno esterno”: essere “missionari in Parrocchia”. Questo significa trovare persone preparate ad accogliere i nuovi arrivati (famiglie giovani, stranieri, ecc.) per presentare loro le Comunità, certi che possono contare sul nostro sostegno per ambientarsi e integrarsi. È fondamentale conoscere nuove persone per non perdere nuovi carismi ed arricchirsi reciprocamente. È una sfida nuova che è necessario raccogliere.