Gradisca: un presepe davvero speciale realizzato dai più piccoli

Si son dati tanto impegno, sostenuti dai loro educatori e catechisti, i bambini delle associazioni e della catechesi nel dare un volto natalizio all’Oratorio Coassini che è la casa della loro educazione alla fede e alla vita comunitaria. La costruzione delle casette per la realizzazione della Favelas-Betlemme, dopo aver visto l’artistico presepe di San Giovanni, li ha conquistati, del resto a quest’idea sottostà la verità che davvero Gesù ha “voluto” nascere alla periferia del mondo e di quella Palestina destinata a diventare “Terra Santa”. Dio ama abitare la periferia, i luoghi cioè in cui “c’è sofferenza, dove i lontani sono giudicati, dove ci sono quelli che non contano. Quelle periferie che hanno bisogno di Lui che invocano la sua presenza, che “hanno bisogno della luce del Vangelo”, come ricorda Papa Francesco nella Evangelii gaudium. Un Dio che si fa nostro prossimo perché il nostro prossimo è colui che io decido di incontrare. Mettersi nella logica di chi è il mio prossimo mi fa sbagliare perché alla fine stabilirò io chi voglio incontrare, mentre la necessità é quella di farsi prossimo a chiunque, pastori, Magi, gente di Betlemme, senza distinzione di persone.Questo messaggio lo si voleva comunicare ai bambini, accanto a quello che il Natale ci porta, Gesù si è fatto povero per arricchirci con la sua povertà divina. Ma dopo la realizzazione, la contemplazione della propria opera, del segno di Natale, bisogna davvero andare a cercare e a incontrare le periferie umane che sono presenti nel nostro territorio, nella nostra comunità, questo sarà l’ulteriore impegno per le giornate che verranno.Il presepe sarà visitabile la domenica dopo la celebrazione delle Messe e nei momenti di apertura dell’Oratorio.