Gradisca: che Avvento sarebbe senza pace?

Ricca prima domenica d’Avvento, in particolare per i bambini che si preparano alla Prima Comunione, per i lupetti e i bambini dell’A.C.R. L’Oratorio Coassini è in queste settimane un laboratorio, sarà infatti arricchito da due segni in corso di realizzazione, l’albero della Pace, tema scelto dalla comunità parrocchiale per il cammino d’Avvento e il Presepe delle periferie, delle favelas di Papa Francesco, la cui prima realizzazione è già visibile da giorni nella Cappella di San Giovanni Battista. Interessante il lavoro dei lupetti e dei loro capi che hanno cercato di far comprendere ai bambini che per costruire la pace, le lettere che la formano, bisogna sporcarsi le mani, impegnarsi. Ai bambini della comunione invece sono stati presentati i personaggi del libretto predisposto dalla Caritas diocesana affermando che gli stessi sono stati vicini ai poveri, alle persone meno fortunate, “abitando” con il cuore davvero le periferie del loro tempo e del loro mondo. I bambini nella celebrazione parrocchiale, nel corso della quale hanno ricevuto il Vangelo, hanno così colto che è proprio la forza e la luce del Vangelo, la cui espressione simbolica è stata l’accensione della prima candela della corona d’avvento, che ci rende capaci di accogliere il Signore Gesù nella nostra vita. La presenza anche di una coppia che festeggiava i cinquanta anni di matrimonio ha dato l’opportunità di parlare della fedeltà di Dio che nella nostra vita può operare meraviglie che danno la vera gioia.