Gli ospiti del “Nazareno” si aggiudicano il “Senza confini”

Ospitato nelle strutture del RIC di Cormons si è svolto anche quest’anno l’ormai tradizionale Torneo calcistico a 7 sette “Senza confini” riservato a squadre che sono espressione di associazioni e cooperative impegnate in attività di riabilitazione sociale, specialmente in ambito di salute mentale.Grazie al supporto del locale Gruppo AGESCI, il torneo ha visto al via le squadre provenienti da Udine, Venezia, Pontedera (PI), Barcellona (Catalogna) oltre, naturalmente, alla Polisportiva 2001, associazione sportiva sostenuta dal Consorzio di cooperative sociali il Mosaico di Gorizia. Le squadre toscane e venete erano alla prima partecipazione al Torneo ma quest’anno gli organizzatori hanno voluto introdurre una ulteriore innovazione invitando la squadra formata dagli ospiti del Centro “Nazareno” di Gorizia, gestito dalle cooperative consortili.E sono stati questi ultimi ad aggiudicarsi il Torneo dopo una finale tiratissima e tecnicamente molto valida con la squadra di Pontedera terminata 3 a 2. Saranno quindi i giovani afgani e pakistani ospitati a Gorizia a custodire, per i prossimi mesi, il trofeo che sarà assegnato alla squadra che vincerà 3 edizioni e che nelle ultime due occasioni aveva sempre preso la strada della catalogna.Capocannoniere è risultato, con 12 reti il numero 7 della squadra vincente Ghayas mentre il premio per la sportività, che ogni anno ricorda una persona che lavorava nel Consorzio prematuramente scomparsa, è stato assegnato ad Antonio, portiere veneziano che ha saputo – durante il torneo – vincere le prime incertezze e difficoltà portando la sua squadra anche ad alcuni successi decisivi.La premiazione, condotta dal presidente del Mosaico Mauro Perissini che ha ringraziato anche la Regione Friuli Venezia per il contributo erogato, ha visto la presenza della vice sindaco di Cormons Lucia Toros che ha rimarcato la soddisfazione per la scelta del comune collinare per questo evento di sport ed solidarietà reale ed ha auspicato che in futuro le occasioni di integrazione possano essere sempre più frequenti e quindi efficaci proprio in ragione di quella ricerca di superamento di ogni tipo di confine e barriera che lo stesso titolo della manifestazione evoca.Le cena comunitaria, preparata dai validissimi cuochi scout ha concluso la giornata con un arrivederci alla prossima edizione.