Festa di San Giuseppe nel segno della tradizione onorando la Madonna

Non poteva mancare tra i vigneti del Collio un’ancona dedicata alla Madonna. Si trova a Pradis, lungo la strada di “Cros altis”, ed è intitolata alla Madonna Regina dei vigneti. Un capitello antico. che è stato restaurato dalla gente del posto e da oltre venti anni è luogo di incontro, nel giorno di San Giuseppe, delle genti che giungono dalle località vicine. Si celebra la messa e poi si fa festa quale momento augurale di una primavera che è alle porte. Una festa nata da un’idea di due persone, che erano di idee diverse – una volta si sarebbe detto che erano come il diavolo e l’acqua santa – ma hanno saputo dialogare rispettandosi e facendo nascere una forte amicizia tra di loro: Egidio Picech detto “Il ribel” da una parte e monsignor Giuseppe Trevisan dall’altra. Un giorno Egidio si prese in carico il restauro della cappella e disse, a modo suo come fosse un ordine, a monsignor Trevisan: “Io sistemi la capele e tu fasaras la mese! (io sistemerò la cappella e tu celebrerai la messa)”. Monsignor Trevisan, dopo aver ben riflettuto e sapendo leggere nel cuore della gente, accolse l’invito e decise che San Giuseppe (“Cole quant che cole”, indifferente in che giornata capita) era la giornata giusta per fare celebrare la Messa in Pradis. Una data scelta perché coincide sostanzialmente con l’inizio dei lavori in campagna e in particolare con il “cuinzà lis vits” (la legatura dei tralci della vite), ma anche per festeggiare la giornata dedicata alla bella stagione, alla figura del santo e molto probabilmente perché lui stesso si chiamava Giuseppe. In fondo sia Egidio che monsignor Trevisan erano orgogliosi di aver dato il via a una festa che è continuata nel tempo coniugando il sacro con il profano. Da allora, davanti al capitello della “Regina dei Vigneti”, ogni 19 marzo si celebra la Messa seguita da una festa tra le vigne, con degustazione dei vini, assaggi dei prodotti locali e uno sguardo alla campagna.