Conoscersi grazie ai pellegrinaggi

Le parrocchie di Lucinico, Madonnina e Mossa organizzano due gite alle quali tutti si possono iscrivere; occasioni per conoscersi oltre che per passare un tempo assieme arricchito da aspetti culturali e di fede. La prima in ordine di tempo si effettuerà l’8 marzo, festa della donna, a Oderzo, l’antica Opitergium, rinomato Municipium romano. Le tracce del suo passato splendore costituiscono la ricchezza di uno dei musei archeologici più antichi d’Italia, sorto nel 1876, che ha sede nella barchessa di Palazzo Foscolo e che ospita reperti di epoca preromana, romana e tardoantica. Sorpresa però sarà anche il meraviglioso Duomo di San Giovanni Battista con il suo Museo e la Piazza Grande, annoverata tra le più belle del Veneto per la particolare forma a palcoscenico. Nel corso della serata sarà celebrata la santa Messa e l’incontro conviviale nella città di Caorle. La seconda più impegnativa e ricca è stata programmata per i giorni 17- 21 aprile 2017 a Praga. L’itinerario prevede Visite al castello di Konopišt? nella Boemia centrale, ai principali monumenti e chiese della Città di Praga, al quartiere e al Museo ebraico, Ponte San Carlo, Castello di Praga ecc. Qui nel duomo ci sarà l’omaggio alla Tomba del Principe Arcivescovo Franz Ferdinand von Kuenburg, nato a Mossa il 5 Febbraio 1651. Mentre assumerà la forma di pellegrinaggio la sosta a   ?íhoš? Con omaggio a  don Josef  Toufar, parroco di ?íhoš? nella Chiesa del miracolo della croce. a terza domenica d’avvento del 1949 don Josef Toufar, parroco di ?íhoš?, un paesino sperduto della campagna boema, salì sul pulpito a commentare la frase di san Giovanni: “In mezzo a voi sta Uno che non conoscete”. Disse che non era necessario cercare Gesù chissà dove, perché era lì presente, e indicò con la mano il tabernacolo. Lui, che dal pulpito volgeva le spalle all’altare, non si accorse di nulla, ma i suoi parrocchiani videro stupiti che la croce posta sopra il tabernacolo si inclinava dapprima a destra, poi a sinistra per rimanere infine leggermente piegata. Il 28 gennaio 1950 la StB arrestò don Josef e lo rinchiuse nel carcere di Valdice, di lì via via la “persecuzione” nei suoi confronti che lo portò alla morte. Nell’aprile del 2013 è stata avviata la causa di beatificazione di questo sacerdote martire, fedele a Cristo e alla Chiesa che, sulla scia di san Giovanni Bosco, è vissuto “come se dovessimo morire in questo giorno”. Iscrizioni presso le parrocchie organizzatrici.