Amici e nemici uniti nella morte

Non solo feste e sagre, non solo momenti ludici ma anche momenti di riflessione importanti per il gruppo folcloristico “Chei di Uanis”: sono tantissimi anni ormai che a metà agosto, nel pieno del periodo “ferie”, il gruppo della Bassa Friulana, con i propri costumi tradizionali friulani, partecipa nel cimitero militare di Brazzano di Cormons ad una cerimonia di commemorazione per tutti i caduti e per tutte le vittime delle guerre fratricide europee che hanno sconvolto e devastato il nostro continente nel corso del secolo scorso. Un ricordo simbolico, e questo avviene per la 44^ volta, per i 534 caduti della Grande Guerra, sepolti nel cimitero di Brazzano, appartenuti anche a popoli in conflitto tra loro, a testimonianza degli eventi storici che hanno modificato la geografia politica di un intero Continente. Qui sono sepolti sia soldati russi che austriaci, come ricorda significativamente la frase “Freud und Feind Im Tode vereint (Amico e nemico uniti nella morte)”.La presenza del gruppo friulano è importante e simbolica, a dimostrazione che persone giovani che non hanno mai visto da vicino la guerra testimoniano la volontà a che la pace debba essere sempre primaria, “ogni giorno all’ordine del giorno”, per evitare immani tragedie che  portano solo dolori, lutti e mancanze di generazioni. Alla cerimonia commemorativa erano presenti, fra gli altri, Antonietta Fazi, vicesindaco del comune di Cormòns, Paolo Petiziol, presidente dell’Associazione Culturale Mitteleuropa, Franco Stacul, presidente dell’associazione “Amici della Croce Nera Austriaca” e il parroco di Cormons, monsignor Paolo Nutarelli. Presenti, con i loro gonfaloni, anche la sezione degli Alpini di Cormòns, rappresentata dal presidente provinciale Paolo Verdoliva, l’Associazione Nazionale Cacciatori delle Alpi Giuseppe Garibaldi e la sezione di Udine dell’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon, la sezione dei carabinieri di Aiello del Friuli con il presidente Vittorio Giglio.