Telecamere contro la maleducazione

Il malvezzo di abbandonare le immondizie fuori dei cassonetti per la raccolta non è nuovo. E anche a Cervignano questa scorretta e antipatica pratica non è stata mai del tutto debellata. A scapito di coloro che, invece, sono sensibili al senso di educazione civica prima ancora che alle tematiche ambientali. Ma, ecco che contro questa autentica piaga, che all’amministrazione costa qualcosa come circa 15 mila euro l’anno, l’amministrazione comunale, con l’installazione della telecamera mobile fornita dalla Net, ha reso noto che sono stati pizzicati e sanzionati alcuni cittadini che avevano depositato rifiuti ingombrati fuori dai cassonetti, in una zona semicentrale. Per i prossimi mesi è stato annunciato un ulteriore incremento dei controlli in tutta l’area comunale. La Net, poi, è stata invitata a effettuare un giro aggiuntivo di raccolta rifiuti ingombranti abbandonati. Attualmente sono undici le postazioni in cui è stata installata la telecamera mobile. Si tratta di una telecamera che viene montata dai vigili urbani, a rotazione, nei punti considerati sensibili, perché oggetto di conferimenti di sacchetti di immondizie del tutto anomalo, ma anche di rifiuti ingombranti, come sedie, divani, tavoli e oggetti anche di grandi dimensioni. Attualmente, con questo modo operativo, i risultati, in termini di pulizia generale, sono sotto gli occhi di tutti. A ogni buon conto è presente la piazzola ecologica di via Terza Armata, che è a disposizione di tutti i cittadini con orari comodi e assolutamente gratuita. Inoltre, anche il grado di riempimento dei cassonetti per le varie tipologie di raccolta presenti in città è costantemente monitorato. Il senso civico, il rispetto per l’ambiente e per la pulizia della città sono importanti e su questo non si può transigere o tentennare. Ricordiamo, infine, che stanno proseguendo, di pari passo, i lavori per la costruzione della nuova piazzola ecologica destinata a sorgere in via dei Riseriis e che sarà ultimata entro la primavera del prossimo anno: un intervento che comporterà la chiusura di quella attualmente operativa, situata nell’area dell’ex caserma Pasubio. Il sito, infatti, è stato scelto per poter ospitare il nuovo distretto sanitario.