Polfer di Cervignano a rischio?

Tempo addietro il primo cittadino della città aveva inviato a una ventina di Comuni una delibera con la quale sottolineare la necessità di mantenere il presidio della Polfer cervignanese. Diverse realtà limitrofe hanno inviato la documentazione, sottolineando la necessità della polizia ferroviaria a Cervignano. Non va sottaciuta la necessità di assicurare adeguati controlli, come pure la sicurezza sul territorio della Bassa e dell’Isontino. Questo periodo è caratterizzato, come non sottolinearlo, da una presenza di clandestini e rifuguati che giungono sul nostro territorio regionale da ogni dove e con ogni mezzo. Segno che la tratta degli esseri umani è un affare ben lungi dall’essere in crisi. I trafficanti di uomini, oltre che senza scrupoli, riescono a sfruttare tutte le minime crepe in un sistema di controllo non sempre all’altezza della situazione. A ciò si devono aggiungere anche degli atti di vandalismo e criminalità minore in diversi comuni della Bassa, con ovvie preoccupazioni dei residenti, che si sentono impotenti e chiedono a gran voce aiuto. È importante, anzi, indispensabile, che il territorio sia controllato. Nel frattempo, anche alcuni parlamentari regionali stanno dando la propria adesione al documento che vede scongiurare la chiusura del posto Polfer. Anche le varie sigle sindacali della polizia di Stato sono concordi con le iniziative in atto. Intanto, la fatidica data del 3 marzo scorso, prevista, dal Ministero, quale data della possibile chiusura del posto Polfer. Questo, in un’ottica di razionalizzazione dei presidi della polizia di Stato su tutto il territorio nazionale.