Perdòn de Dolorade

Anche quest’anno il “Perdòn de Dolorade”, celebrato il 17 settembre, ha saputo donare alla piccola comunità di Chiopris un’incantevole giornata di festa e di devozione. Nell’artistica chiesa, tutto era ben disposto e preparato per rendere onore all’unica protagonista della giornata: la Vergine Addolorata, per l’occasione esposta sul trono adornato di molti fiori. Nessuna variazione al programma della festa, lo stesso di quello che si attua dal lontano 1756 come ci è stato tramandato a pag. 146 del Catapan, il libro storico della Pieve di Chiopris: “Messa cantata e con gran numero di penitenti; nel dopo pranzo vespero solenne e poi con gran concorso di devoti, la processione con la sudetta statua”. E così, in una chiesa gremita come non mai, la S. Messa del mattino è stata presieduta dal parroco, don Federico Basso; la corale “Giuseppe Schiff” di Chiopris-Viscone, preparata con passione ed entusiasmo dal maestro Italo Montiglio, ha eseguito la “Messa di Gounod” ed altri canti mariani, facendosi veramente onore. Contrariamente ad ogni previsione metereologica, il sole si è fatto spazio tra le plumbee nuvole regalando uno stupendo pomeriggio settembrino. Dopo il canto dei vesperi solenni, si è quindi snodata la rinomata processione lungo le vie del paese, parato a festa come per le grandi occasioni: fiori, drappi, vie pulite; tutto era ben disposto e preparato per accogliere il passaggio della Vergine Addolorata. La celebrazione è stata presieduta da mons. Luciano Nobile, parroco arciprete della Cattedrale di Udine, già rettore del Seminario Interdiocesano di Castellerio; con lui erano presenti anche altri sacerdoti dell’Arcidiocesi. Mons. Nobile ha tenuto il sermone di chiusura davanti ai numerosi fedeli disposti sul piazzale della chiesa. Molto gradita la presenza della “Banda Città di Cormons” a cui va un sentito plauso perché, oltre ad aver accompagnato l’intera processione, al termine della funzione ha eseguito lo “Stabat Mater” secondo una locale melodia, dopo alcuni “anni di silenzio”, suscitando la commozione di tante persone presenti.Molto partecipato anche il momento conviviale che si è tenuto nel cortile della canonica, un’occasione di svago e di incontro per tutti. Con il calare del sole, anche quest’anno è calato il sipario sulla Festa dell’Addolorata; una giornata unica, ancora capace di smuovere gli animi delle persone, di suscitare forti emozioni e sentimenti e di mettere insieme nuove e vecchie generazioni; aspetti per nulla scontati, soprattutto al giorno d’oggi.