Lis animis discusidis in ricordo di don Cesco

Baciata da un insperato sole, dopo settimane di pioggia, l’isola di Barbana ha accolto anche quest’anno un gruppo di famiglie unite nel ricordare don Cesco Plet a tre anni dal ritorno alla Casa del Padre. Il 17 settembre, data della morte di don Cesco, i francescani dell’isola ricordavano il loro Santo fondatore nel giorno delle Stimmate e la celebrazione della solenne S. Messa ha costituito per i pellegrini rudesi un momento molto significativo: nel pensiero e nella preghiera si sono uniti don Cesco e il Santo di Assisi, al sacerdote particolarmente caro per la sua mistica spiritualità. Accolti da un vento impetuoso fuori dalla chiesa, dopo la foto di rito, i partecipanti (che ormai si sono battezzati “animis discusidis”, in ricordo del nomignolo usato spesso da don Cesco per rivolgersi simpaticamnte a loro) hanno trascorso qualche ora insieme condividendo, sulla mensa improvvisata in riva al mare, bevande e cibi preparati per l’occasione.Ed è proprio nella convivialità semplice e generosa che i giovani ed “ex-giovani” di don Cesco hanno ritrovato, come ad ogni incontro, quel gusto dello stare insieme, del discutere, del progettare il futuro che sono stati il tratto distintivo del servizio pastorale del don dovunque si sia trovato ad operare. Il ricordo di don Cesco, così vivo nonostante il tempo che passa, non vuole però rimanere avvolto nella nostalgia di un periodo pieno di speranze e attese ormai trascorso e irrevocabile. Gli adolescenti e i bambini, troppo piccoli per averlo conosciuto o per serbarne un ricordo significativo, richiedono una testimoninaza viva del segno che questo sacerdote ha lasciato. Perciò il gruppo ha salutato l’isola di Barbana con questo impegno: ricordare don Cesco con qualche azione concreta di bene per gli altri, per fare memoria di un sacerdote e compagno di strada che nella solidarietà ha sempre investito moltissimo.