Comunità che collaborano camminando insieme

Rinnovata, domenica 25 settembre, l’occasione di incontro fra i membri dei diversi gruppi parrocchiali che gravitano attorno alle chiese affidate a don Federico Basso.Dopo Joannis, nel 2014, e San Vito al Torre, nel 2015, per il terzo anno consecutivo, quindi, i più stretti collaboratori del parroco si sono dati appuntamento per una lunga mattinata da trascorrere insieme, questa volta ad Aiello del Friuli, durante la quale i fedeli delle distinte comunità hanno potuto fare nuovamente esperienza di condivisione ed unità, radunati nel nome di Dio.Nella circostanza, in un contempo festosa e solenne, si è anche celebrato il battesimo di una bimba, la piccola Giorgia, che, per la prima volta, è stata aspersa con l’acqua della purificazione e della rinascita, segno di Gesù, vera acqua che salva, ed è stata accolta, in veste ufficiale e simbolica, all’interno della comunità cristiana.Si è ricordato, inoltre, il 15° anniversario di sacerdozio di Padre Massimo Luca, aiellese anch’egli, ordinato nel 2001 entro la famiglia dei Francescani ed impegnato, da anni, a Gerusalemme, dove presto rientrerà, dopo un periodo di vacanza nel paese natale; paese in cui egli fa talvolta ritorno, non solo per riposarsi qualche tempo e riabbracciare i propri cari, ma anche dove si mette al servizio della realtà locale, coadiuvando il prete nella celebrazione delle funzioni religiose, ulteriore motivo di ringraziamento, questo, dopo aver manifestato al Signore la gioia per le vocazioni suscitate, a più riprese, fra i nostri concittadini.Una messa partecipata e densa, allietata dagli Amans de Vilote e ritmata da un susseguirsi di momenti particolarmente significativi, con volti e voci dei componenti delle quattro comunità vicine che si sono alternati tanto nella Liturgia della Parola, quanto nella lettura delle invocazioni per la Preghiera dei Fedeli, quanto ancora in occasione del suggestivo offertorio, durante il quale non si è persa l’opportunità di rimarcare ulteriormente il concetto indispensabile di cooperazione e la necessità di superare l’idea delle diverse provenienze e tradizioni, puntando piuttosto, pur nel preservare le differenze e le connotazioni di ciascuno, a convergere in una unicità di intenti, a trovare via via proficue modalità di scambio, di sempre più profonda conoscenza vicendevole e di sempre più intenso arricchimento interiore, individuale e collettivo. Si sono, così, portati all’altare i classici pane, vino ed acqua, affiancati però dalla presentazione al Signore del libretto contenente la stampa della lettera indirizzata dall’Arcivescovo Redaelli al cristiano della domenica, poi distribuita all’assemblea, e di una confezione floreale, la cui bellezza era costituita anzitutto dalla molteplicità delle colorazioni delle piante utilizzate per realizzarla, tante corolle profumate di quattro tonalità differenti, poste sapientemente l’una accanto all’altra, per comporre un mazzo variopinto, rappresentazione metaforica dei parrocchiani di Sant’Agnese in Joannis, Sant’Ulderico in Aiello e dei santi Vito ed Andrea, rispettivamente afferenti alle chiese di San Vito al Torre e Nogaredo, raccolti assieme.Al termine della santa messa, presso le sale della cjasa dal muini, si è svolto un apprezzatissimo pranzo, per concludere la giornata in compagnia, scambiando chiacchiere amichevoli e consumando ottime pietanze, preparate e servite dalle solerti mani di tante persone di buona volontà, a cui va rivolto un grande grazie per la disponibilità dimostrata per la riuscita del fraterno ritrovo.