Aquileia: conclusi con successo i concerti estivi in basilica

Anche l’ultimo concerto in cartellone – l’omaggio ad Ariel Ramirez (1921-2010) ha visto una partecipazione straordinaria con oltre seicento persone intervenute, molte delle quali hanno trovato posto sulle stuoie opportunamente spiegate a difesa dei mosaici della navata centrale. Un successo che è stato giustamente sottolineato dai curatori della manifestazione, Pier Paolo Gratton e Francesco Fragiacomo, i quali, nel sottolineare la straordinaria presenza di pubblico, hanno invitato la Regione a investire sul progetto e a ’battere’ un colpo ’’perché la musica sacra di qualità – ha detto in particolare Gratton – interessa ancora un numero impressionante di cittadini e di turisti’’.L’ultimo concerto ha visto protagonisti i cori giovanili dell’Usci di Gorizia che, diretti da Gianna Visintin, hanno proposto un omaggio ad Ariel Ramirez, eclettico compositore argentino che contava molte relazioni con l’Europa e l’Italia in particolare. Il concerto, dopo una brano introduttivo di Ola Ghijelo, Ubi caritas, è proseguito con l’esecuzione di Navidad Nuestra e della famosissima Misa Criolla, vere ’perle’ della musica contemporanea. Un brano del compositore Earlene Rentz, Gaudeamus Hodie, ha concluso il concerto, ma il pubblico è stato deliziato da altri due bis. Protagonisti sono stati il Coro Audite Juvenes di Staranzano, istruito da Gianna Visintin; il Gruppo Giovanile La Foiarola di Poggio Terza Armata, diretto da Lucia Vinzi e Matteo Donda; il Coro giovanile Io tu noi di Villesse, preparato da Laura Belviso; il Gruppo vocale Note in crescendo di Ronchi dei Legionari, diretto Marta Furlan e il Coro Arcobaleno di Mossa, diretto da Anita Persoglia. Solisti, tutti particolarmente applauditi, Elisabetta Spinelli (soprano),  Piera Quargnal (mezzo soprano), Fabio Cascioli (chitarra), Rossella Fracaros (pianoforte) e Serena Durì (percussioni).Ma tutti i concerti del cartellone sono stati particolarmente seguiti tanto che gli organizzatori hanno stimato una presenza di circa 4.000 persone spalmate sugli otto concerti, di cui uno nella basilica di santa Eufemia, a Grado, anch’esso particolarmente affollato. Il cartellone era stato aperto l’11 luglio dai cori Tone Tomsic e Vokalna Akademija di Lubiana. Quindi erano seguiti i concerti del gruppo Odhecaton e della Cappella liventina. Molto seguiti anche i concerti d’organo di Peter Westerbrink, Luca Scandali e Riccardo Cossi che hanno esaltato l’organo Zanin in cornu epistolae della basilica patriarcale. Un accenno a parte va per il requiem di Mozart proposto dal coro e orchestra del teatro Verdi di Trieste che ha fanno affluire in basilica un pubblico davvero strabocchevole tanto che molti sono dovuti rimanere all’esterno.Gli organizzatori sono già al lavoro per l’edizione 2016 che si vuole ancora più varia e ricca, magari dando spazio anche alla musica cameristica.