Villaggio del Pescatore: un monito perché quanto avvenuto non si ripeta

È stata deposta una corona d’alloro al monumento dedicato ai “Pescatori esuli dell’Istria fedelissima”, a cui è seguita, presso la sede della Società Nautica Laguna, la proiezione di alcuni filmati storici sull’Istria, Fiume e la Dalmazia. Con la Legge numero 92 del 30 marzo 2004 la Repubblica Italiana ha istituito per il 10 febbraio il “Giorno del ricordo in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano – dalmata, delle vicende del confine orientale” e ha concesso “un riconoscimento ai congiunti degli infoibati”. Scopo della ricorrenza è quello di “conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”.Agli inizi degli anni ’50 in una piccola insenatura posta tra Monfalcone e Duino, vicino alle foci del fiume Timavo, si decise di fondare un piccolo borgo, il Villaggio del Pescatore, per ospitare gli esuli istriani e dalmati  dopo l’esodo dalle loro terre d’origine. Le persone che si insediarono qui erano per lo più pescatori, come lo testimonia la struttura del villaggio stesso, interamente affacciato sul canale dove attraccano ancora i pescherecci. Nei pressi dello squero, all’inizio del porto canale è sita dal 2005 la mostra permanente “Storia e Preistoria attorno al Timavo”. Gestita dal gruppo speleologico Flondar, espone pannelli e oggettistica che trattano principalmente dei siti di epoca romana, della I Guerra Mondiale nonché della storia del borgo. Nei pressi della stessa ha inizio il suggestivo sentiero storico naturalistico di punta Bratina che percorrendo le trincee della linea austroungarica del Flondar e toccando siti di epoca romana ci conduce al fiume Timavo.Sabato 21 febbraio, alle 11, presso il Centro di Promozione Territoriale (ex Aiat) di Sistiana avrà luogo l’inaugurazione della mostra “Istria, ricordi”, saranno esposte cartine storiche originali, cartoline e immagini tratte dalla collezione di Piero Degrassi e modellini artistici di chiese e palazzi di Umberto Redivo.