“Uomo fra gli uomini per mettere la Parola nel loro cuore”

Grande partecipazione della comunità di Ruda alla festa giubilare del 50° anniversario dell’ordinazione sacerdotale del parroco don Piero.La Santa Messa di ringraziamento è stata celebrata domenica 5 luglio nell’area del Ricreatorio parrocchiale “don Valeriano Lepre”. La liturgia, presieduta dal parroco e concelebrata dal Vicario Generale dell’Arcidiocesi, mons. Armando Zorzin ,è stata densa di significati.Nell’introduzione, Gabriella, la segretaria del Consiglio Pastorale, rivolgendosi a don Piero ha richiamato il motivo del ritrovarsi per un momento di festa: “Sono trascorsi cinquant’anni dal 28 giugno 1970, giorno in cui nella Basilica di Aquileia   con voce tremante dicesti “Eccomi, sono pronto a rispondere alla Tua chiamata nonostante i miei limiti, so che posso sempre confidare nel Tuo aiuto nel servire con amore i fratelli che mi affiderai”.Oggi siamo qui a ringraziare il Signore per il dono della tua vocazione al sacerdozio e ti auguriamo di proseguire quel lavoro apostolico iniziato cinquant’anni fa con le stesso entusiasmo dei primi tempi”.Mons. Zorzin, durante l’omelia, dopo aver commentato il Vangelo della domenica, con poche parole, quasi pennellate, ha dipinto la figura del sacerdote. Egli è un uomo tra gli uomini per ricordare, mettere nel cuore, la parola di Gesù; assicurare la sua presenza e donare il perdono. Egli è, ancora, per noi e con noi per testimoniare la carità con la mente, il cuore ed, infine, con la mano. Si è poi rivolto a don Piero sottolineando quanti gesti di obbedienza all’Arcivescovo ha compiuto nell’accettare il mandato in diverse parrocchie della Diocesi.Nella preghiera dei fedeli è stata rivolta al Signore l’invocazione per don Piero affinché possa essere ancora in forza e salute  per una rinnovata esperienza del  dono del sacerdozio.Molto significativi sono stati poi i doni presentati all’altare durante l’offertorio: il pane ed il vino che diventano corpo e sangue del Signore e ci aiutano ad essere cristiani autentici in grado di costruire vere comunità; un vetro, simbolo dell’impegno ad essere cristiani trasparenti, per saper guardare al di là di noi stessi; una rete da pesca, a significare la chiamata del Signore ai suoi discepoli e l’impegno di tutti i cristiani ad essere pescatori di famiglie in grado di far germogliare tanti frutti nelle nostre comunità, in particolare vocazioni sacerdotali e alla vita consacrata; i dolci, quale segno di festa delle nostre comunità unite attorno a don Piero.Alla fine della Santa Messa, la segretaria del Consiglio Pastorale ha preso la parola per presentare al parroco i doni della comunità: la croce  aquileiese, con la data del 50°  e le offerte per la necessità della nostra Unità Pastorale. Prima della consegna ha spiegato il significato della croce stessa.Ha poi dato la parola al sindaco, Franco Lenarduzzi, il quale ha testimoniato la lunga collaborazione con don Piero, già da quando era parroco di Perteole. Ha sottolineato poi che questa festa è solo una tappa della sua vita e che il cammino deve continuare. Bisogna guardare ciò che unisce e don Piero ha cercato come noi tutti ad unire. “Grazie- ha poi detto – per tutto ciò che hai fatto di buono pur nei limiti di tutti noi uomini. Grazie per aver lavorato nella vigna… e grazie per tutto quello che continuerai a fare nella tua vigna. Come dono e ringraziamento, a nome dell’intero Comune di Ruda, ha consegnato nelle mani di don Piero una targa e dei libri.Don Piero, al termine, ha ricordato il percorso effettuato nei cinquant’anni. Ha, quindi,  ringraziato il Sindaco, le autorità, tutti i presenti e quanti hanno collaborato per la riuscita della festa. A don Piero un caloroso ringraziamento da parte della comunità per quanto ha fatto e per quanto farà ancora.