Scuola di impegno politico da costruire insieme

Con un ultimo appuntamento -annunciato per giovedì 20 aprile alle ore 20.30 presso la sede del circolo Acli di Ronchi- si concluderà l’esperienza di un primo esperimento di scuola di impegno sociale. Una proposta che si è articolata in quattro incontri e che hanno toccato questioni diverse in modo da individuare meglio itinerari per proposte da promuovere. Scopo dell’iniziativa, come ha sottolineato il prof. Luca Grion di Udine nella riunione preliminare ed introduttiva, è quello di rispondere alla chiamata di essere una “Chiesa in uscita”, cioè capace di prendere iniziativa, muovere le persone insieme ad altri, andando oltre gli interessi personali, coinvolgere le persone in progetti significativi e diventare apostoli di vita e di militanza.In secondo luogo, la proposta, si è impegnata a raccogliere le sfide di oggi ( cura dell’ambiente, crisi della democrazia (accettare la conflittualità ed educarsi alla libertà-responsabilità), cioè costruire qualcosa di nuovo.Compito impegnativo , quello di vivere una teologia viva, imparare a progettare, cambiare la cultura e rimettere le persone attorno ad un tavolo.Il cammino, dopo queste premesse, ha visto allargarsi la riflessione attorno alla questione dell’etica ritenuta da tutti come fondante e, per questo, impegnativa anche nella ricerca. Insieme al prof. don Giorgio Giordani i presenti si sono impegnati in una ricerca che individua nell’etica non solo principi e leggi, regole e precetti ma un di più che sia effettivamente non un principio razionale ma appunto un potenziale che realizza la vita della persona. Riflessione esigente che impegna qualcosa di eterno che si realizzi nella vita. La politica, quindi, non diventa traduzione ma ascoperta di una ricchezza, di un progetto capace di esprimerla e di viverla.Il confronto è passato all’economia che – alla luce di una conferenza guidata da una religiosa esperta in economia – ha impegnato i presenti a scoprire il senso del lavoro, il valore dell’innovazione, l’esperienza del non profit, la questione del merito e quella dell’utilizzo delle risorse in un quadro generale e anche settoriale.Il quarto appuntamento ha riguardato la “globalizzazione” nel suo contenuto di sviluppo mass-mediale e di mercato-scambio. Un utile accostamento dentro ad un contesto dove la “glocalizzazione” può essere una risposta anche per la crescita locale; prendere atto della trasformazione in atto, una trasformazione epocale, diventa l’altro punto di osservazione che sposta il baricentro dello sviluppo (da Europa e Occidente a Cina e India, Brasile…) la deve prendere atto dell’aspetto culturale e delle conseguenze ecologiche di tale mutamento, con conseguenze sul piano del sistema produttivo, della sua dimensione finanziaria e delle crisi che dal 2008 si susseguono.Come andare avanti? Per progetti, per problemi, con temi di riflessione (democrazia e Costituzione), con riferimenti storici e dottrinali (storia del movimento cattolico, dottrine sociali della Chiesa)? Un cammino di definire e da approfondire. Appuntamento a giovedì 20 aprile alle ore 20.30.