Scout: le difficoltà aiutano a crescere, specie se affrontate insieme

Visto il gran numero di Esploratori e Guide entrati nel Reparto appena quest’anno, le costruzioni che hanno ospitato i partecipanti durante il campo si sono dovute attenere a standard abbastanza semplici e le sopraelevate, strutture costruite con i classici pali di legno di 4 e 5 metri che rialzano la tenda da terra di circa tre metri, sono state rimandate ai prossimi anni. Data la mancanza di grandi strutture, i ragazzi si sono sbizzarriti con la fantasia, realizzando un alzabandiera con un innovativo gioco di intrecci e creando due forni, ricavati da bidoni di metallo, in cui poter cucinare. Il Campo era diviso in due parti, una che disponeva di un grande campo erboso in cui si trovavano la maggior parte delle tende e un’altra in cui era situato un grande e fitto bosco, ospitante quasi tutte le cucine, che proseguiva fino al greto di un fiume ormai asciutto. Unica sfortuna è stata la presenza costante della pioggia, che ha accompagnato i ragazzi quasi ogni giorno nelle loro attività. Nonostante la difficoltà nel trovare legna non umida e ad avere scarpe asciutte, i giovani scout hanno continuato con grinta il loro campo estivo, affrontando tutte le difficoltà con il sorriso. I ragazzi sono stati proiettati nel mondo di “Lo Hobbit”, in cui il protagonista Bilbo Beggins e un gruppo di Nani si trovano ad affrontare un lungo viaggio attraverso le Montagne Nebbiose, per raggiungere la Montagna Solitaria in cui dimora il drago Smaug e recuperare il grande tesoro da lui protetto, un tempo appartenente ai Nani. Il clima di pioggia e nebbia si è prestato alla perfezione all’ambientazione ed ha stato anche una sfida personale per imparare ad affrontare gli imprevisti che ciascuno può incontrare sul proprio cammino.Seppur la situazione meteorologica non sia stata – come detto – delle migliori, si sono potute svolgere regolarmente tutte le attività programmate ed anche le diverse uscite, sia quella di reparto che quelle di squadriglia, non hanno subito sostanziali modifiche. Ma si sa, le difficoltà aiutano a crescere, soprattutto quando vengono affrontate insieme. I ragazzi sono stati come sempre molto felici dell’avventura trascorsa in gruppo e hanno avuto modo di creare un ottimo clima di amicizia e fratellanza all’interno delle squadriglie e del Reparto stesso, composto per la maggior parte da novizi, così da produrre uno spirito forte di unione. Insomma ancora una volta il campo estivo ha saputo rappresentare un’ottima premessa per l’anno futuro del Monfalcone 3!