Ritorna la pizza “sospesa”

Si cerca di tornare alla normalità. La vita di tanti è ripresa. Le città riassaporano la vita e i silenzi della pandemia vengono finalmente interrotti. Sono ricominciate tante attività seppure con non poche difficoltà. I pesi della dura ripartenza a Monfalcone si fanno sentire ma fortunatamente riescono ad alleggerirsi anche grazie al battito dei cuori di quanti non hanno dimenticato di farsi contagiare almeno dai sentimenti della solidarietà e della generosità verso il prossimo. Ha ripreso il via “La pizza sospesa” in molte pizzerie del Monfalconese. L’iniziativa ideata dal Clan Tartaruga dei ragazzi scout dello Staranzano1 non è mai stata dimenticata. La pizza continua – dopo il caffè in sospeso – ad essere sinonimo universale di solidarietà. Soprattutto da quando – finalmente – il “sospeso” è uscito dai vicoli cittadini partenopei e si è globalizzato in molte regioni del nostro Paese. Grazie anche al tam tam dei social e dei giornali in rete come il nostro settimanale. Si sono perciò moltiplicati gli spazi e accelerati i tempi della generosità. Anche a riprova del fatto che per far fronte alla crisi – ancora più mordente dopo il Covid-19 – c’è bisogno innanzitutto di nuove idee, in grado di tenersi stretto il “prodotto della solidarietà” frutto di forme di redistribuzione fai da te che fanno felice chi riceve e gratificano chi dona. Ci si trova allora di fronte un “welfare popolare” che fa bene a tanti.Così anche una pizza donata per un’altro diventa una di quelle gocce di carità che tentano di calmare il mare tempestoso della crisi che si vive.