Ringraziamento, impegno politico, pensare in grande e solidarietà

Il grazie della comunità, il riconoscimento dell’impegno politico e della formazione, la solidarietà e un nuovo impegno di pensare insieme ed in grande: questi i sentimenti e i pensieri che l’annuale appuntamento delle Acli di Ronchi hanno raccolto e testimoniato in occasione della festa di S.Giuseppe e della consegna del’omonimo premio al lavoro artigiano.La festa tra amici insieme con le autorità e i rappresentanti della comunità è iniziata nella chiesa parrocchiale con la celebrazione eucaristica di ringraziamento nel corso della quale il parroco -dentro al contesto della festa e della terza domenica di quaresima.- ha individuato il filone della testimonianza e del servizio alla crescita della comunità come una dimensione emergente. In una parola “la sorgente” di acqua buona che nasce dalla disponibilità del discepolo che, accogliendola, diventa a sua volta una fontana di vita per gli altri.La festa è proseguita, all’ingresso della casa del lavoratore, con l’omaggio floreale dei presenti alla statua del Gesù realizzata da Antonio Visentini: una presenza, quella della immagine del lavoratore di Nazareth, che segna la vita di quanti per oltre sessanta anni entrano nella casa e partecipano alla vita quotidiana ed alle iniziative promosse. Nel corso dell’incontro, animato da Fiorenzo Boscarol, hanno parlato il sindaco Livio Vecchiet che ha ringraziato le Acli per essere luogo di incontro e di partecipazione, utile alla causa comune del paese; il figlio dell’autore della statua, Amerigo Visentini che ha ricordato le tappe della storia della casa del lavoratore (dalla sua ideazione su sollecitazione di monsignor pre Tita Falzari, della nascita del circolo Acli e delle fasi della costruzione fino alla inaugurazione); il parroco ha ricordato la partecipazione della comunità tutta per la realizzazione della casa (dalla raccolta delle famiglie al lavoro della scuola che ha raccolto numerosi giovani -anche di diverse tendenze-  in vista di imparare un mestiere, fino alla esigenza di guardare al futuro con fiducia). Il consenso della  Confartigianato è stato portato dal Ariano Medeot. Il futuro, ha ricordato, che nasce da un comune impegno di “pensare” e di “fare insieme”. Sono intervenuti anche la presidente provinciale delle Acli, Silvia Paoletti, che ha sottolineato lo specifico dell’associazione e l’urgenza di rispondere alle esigenze, prima fra tutte dopo la soppressione (assai discutibile, proprio perché indiscriminata) dei “vaucher”, di garantire opportunità concrete e possibili di lavoro. L’on. Brandolin, raccogliendo le provocazioni, ha risposto alle diverse esigenze motivando le scelte politiche del governo (impossilità per il paese di sopportare altri motivi di divisione) e l’urgenza appunto di pensare in grande e di accompagnare scelte che siamo maturate dentro alle comunità. Ha concluso evidenziando il legame tra vita sociale e lavorativa con i valori dello sport testimoniati anche dal premio S.Giuseppe 2017.La lettura della pergamena (autore il prof. Alfio Perco) e la proclamazione del premiato, il concittadino Fiorenzo Gobet, che vive la tradizione commerciale e la vocazione artigianale insieme. Un applauso al commosso premiato ha concluso la cerimonia, presenti anche i premi S.Giuseppe, i familiari del premiato e amici del circolo.