Referendum per la fusione: le ragioni contrapposte

Si susseguono gli incontri sul tema della fusione tra Monfalcone, Ronchi dei Legionari e Staranzano. Nella scorsa settimana si sono presentati il comitato per il no di Staranzano, il comitato dei democratici per il sì di Ronchi ed infine si è tenuto a Monfalcone un dibattito introdotto da due tecnici in cui sono state presentate tutte e due le tesi. Riteniamo di fare cosa utile sintetizzando le principali ragioni sostenute dai due schieramenti in campo.

I perchè dei “no”– manca uno studio di fattibilità- è necessario realizzare prima le UTI (Unioni territoriali comunali) che già tolgono diverse competenze ai singoli comuni.- Ronchi e Staranzano perdono la loro identità- si sommano tre realtà non omogenee: Monfalcone è cambiata con la presenza degli extracomunitari e non è stata in grado di gestire l’immigrazione. Neanche il Bisiaco è più elemento unificante.- le dimensioni ideali per una città sono tra i 5000 e i 20.000 abitanti, la città comune andrebbe ben oltre questa soglia ottimale- il peso politico di Monfalcone è squilibrato rispetto Ronchi e Staranzano.  – nei comuni minori è a rischio l’associazionismo – la spesa pro capite di Monfalcone per personale e altri interventi è più alta a Monfalcone rispetto Ronchi e Staranzano.- i risparmi  del costo di due sindaci e due consigli comunali (circa 260.000) sono irrilevanti rispetto la perdita della rappresentanza democratica delle due comunità.

I perché dei “sì”– è un processo che viene da lontano dagli anni ’70 da quando si è dato vita alla politica dei consorzi per razionalizzare i costi e dare migliori servizi.- di fatto Monfalcone, Ronchi e Staranzano sono già una unica città ma divisi non si conta. Ospedale centrale, porto e aeroporto sono problemi comuni e vanno affrontati assieme.- non ci sono interessi monfalconesi che travalicano quelli degli altri comuni: è interesse di tutti che si eliminin o i passaggi a livello di Ronchi, che la stazione di Monfalcone vada nel centro intermodale di fronte all’aeroporto, che il cantiere continui a lavorare ma in modo diverso.. .- la fusione è solo  un fatto giuridico non cancella  le identità: si crea una città nuova in cui convivono le vecchie identità.- nello statuto si potranno prevedere meccanismi per garantire  spazio adeguato ed equilibrato a tutte e tre le comunità – oggi le spese di Monfalcone sono maggiori perché si sobbarca di maggiori servizi a vantaggio di tutto il mandamento (teatro, piscina, spiaggia, terme etc.)- in prospettiva si avranno risparmi sui costi e da subito per 5 anni incentivi finanziari dalla regione e spazi nuovi per investimenti in opere pubbliche.