Redipuglia: ritorna la messa il 4 novembre

Il Sacrario Militare di Redipuglia, il più grande in Europa con le 100.000 salme di caduti del Regio Esercito durante la Prima Guerra Mondiale, è stato rinconfermato centro importante per le celebrazioni della giornata del 4 novembre. Fino a qualche decennio fa era la ricorrenza della vittoria delle truppe italiane contro l’esercito Imperial-Regio austro-ungarico ma oggi, nella rilettura moderna del Primo Conflitto Mondiale, è divenuta la Festa delle Forze Armate. Nell’edizione 2016 si è registrata una maggiore partecipazione rispetto agli anni precedenti, ma sempre poca rispetto a quanto si poteva ammirare venti o trenta anni fa. Sono stati in molti, sui social network, a segnalare l’assenza di visitatori o curiosi: presenti in larga parte militari, ex combattenti e alcuni gruppi scolastici. I gruppi sopraccitati erano presenti già alla celebrazione della S. Messa delle ore 9.45 officiata sul primo gradone da mons. Santo Marcianò, ordinario militare d’Italia, dopo sei anni di assenza di qualsiasi forma liturgica. Era dal 2010, infatti, come ha ricordato il presule durante l’omelia, che non si poteva assistere ad una celebrazione religiosa sui gradoni del monumento in tale data. Un atto apprezzato dalla gran parte dei presenti. Alla S. Messa è seguito lo schieramento delle forze armate, guidate per l’occasione dal comandante della Brigata Alpina Julia Paolo Fabbri. A rappresentare lo Stato è intervenuta la Presidente della Camera dei Deputati accompagnata dal  sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Pier Paolo Baretta, che ha sottolineato l’importanza della parola Patria e della parola Pace. Importanti se si vuole tramandare una memoria condivisa. Proprio ai bambini e ragazzi è stato rivolto il discorso: giovani presenti nelle delegazioni scolastiche degli istituti comprensivi di Fogliano, ospitato nella Tribuna d’Onore, e di Buttrio. La cerimonia si è infine conclusa con il saluto alle autorità civili e militari e lo scioglimento dei vari cortei.