Quel pane condiviso fra comunità

“Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e si secca, e poi lo raccolgono e lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato”. Era questo il passo centrale di domenica 29 aprile, tratto dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 15,1-8. Una lettura che ha aiutato i bambini delle parrocchie di S. Stefano e S. Lorenzo di Ronchi dei Legionari a comprendere quanto sia importante farsi discepoli testimoni di Gesù per “portare molto frutto” non solo nella propria vita ma soprattutto nella comunità. Dopo la messa delle ore 10 celebrata nella parrocchiale di Santo Stefano a Vermegliano con tutti i gruppi di catechismo, i fanciulli, “futuri comunicandi” che si accosteranno alla mensa ecucaristica per la prima volta a maggio, hanno lavorato il pane nel segno della condivisione tra le due parrocchie. Un impegno – quello del pane condiviso che significativamente verrà spezzato a tavola di ogni famiglia proprio nel giorno della prima comunione – a partecipare con gioia ed entusiasmo alla vita e alle iniziative delle due comunità che ormai da tempo e con impegno lavorano e camminano insieme. L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla preziosa collaborazione del Panificio Pellizzon di Ronchi dei Legionari e all’apporto delle catechiste e delle famiglie dei piccoli neocomunicandi.Al termine del laboratorio del pane, c’è stato il momento festoso del pranzo comunitario. Un momento di condivisione appunto, che ha riguardato tutti. Una notizia buona per continuare a credere che la vite continuerà a germogliare dando i suoi preziosi frutti!